Ripescando vecchi post:
Differenze sata1 e sata2
Il sata2 è inutile perché l'interfaccia supporta fino a 300Mb/s ma gli HD attuali non sono in grado di
arrivare neanche ai 133Mb/s dei "vecchi" ATA133. In pratica l'interfaccia esterna è molto più veloce di
quanto l'HD possa realmente fare. A livello pratico non c'è alcun incremento di performances tra un
ATA133 e un Sata 150, figuriamoci con un Sata 300.
In realtà il raddoppio di velocità avviene solo quando i dati si trovano già nella cache del disco,
in tutti gli altri casi la velocità è fortemente limitata da quella di rotazione dei piatti, quindi in
definitiva l'impatto sulle prestazioni tra il Sata 150 e 300 resta minimo. Questo finchè gli HD non
supereranno la velocità di rotazione di 10.000 rpm. Figurati con i nostri HD da 7200 rpm.
Le funzioni più interessanti del Sata II sono l'NCQ e l'HotPlug.
Il Serial ATA permette un bandwidth maggiore fino a 150 MB/sec (SATA I) e 300 MB (SATA II), contro
i 100 e 133 MB/sec dell'interfaccia IDE. Questi valori sono il bandwidth massimo teorico
raggiungibile tra l'hard disk e il resto del sistema. In pratica, questo valore è interessante
solo quando i dati sono letti o scritti sulla cache dell'hard disk.
La differenza tra SATA I o SATA II (300 MB/sec) è per ora abbastanza irrilevante.
Entrambi gli standard offrono gli stessi vantaggi, come il cablaggio più semplice e il native command queuing.
A livello di prestazioni non c'e' molta differenza ad usare un HD SATA in modalità IDE (PATA emulato).
Basta lanciare HDTune e constatare che le differenze sono minime.
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Non sò quante volte si è parlato di IDE-SATA1-SATA2.....
Un HD sata II è inutile perché l'interfaccia supporta fino a 300Mb/s ma la tecnologia attuale interna agli HD non è in grado di arrivare neanche ai 133Mb/s dei "vecchi" ATA133. In pratica l'interfaccia esterna è ben più veloce di quanto l'HD possa realmente fare. Nell'uso comune non c'è alcun incremento di performances tra un ATA133 e un SATA I, figuriamoci con un SATA II.
Rispetto all'UltraATA, il Serial ATA permette un bandwidth maggiore fino a 150 MB/sec (SATA I) e 300 MB/sec (SATA II), contro i 100 e 133 MB/sec della vecchia interfaccia. Questi valori descrivono il bandwidth massimo teorico raggiungibile tra l'hard disk e il resto del sistema. In pratica, questo valore è interessante solo quando i dati sono letti o scritti sulla cache dell'hard disk. Gli hard disk da 3.5" moderni, in realtà raggiungono un valore massimo di trasferimento pari a 60/80 MB/sec.
In definitiva l'impatto sulle prestazioni tra il Sata 150 e 300 resta minimo. Questo almeno finchè gli HD non supereranno la velocità di rotazione di 10.000 rpm. Le caratteristiche più interessanti del Sata II sono l'NCQ e l'Hot Plug. Quindi la differenza tra SATA I o SATA II è per ora abbastanza irrilevante. Entrambi gli standard offrono gli stessi vantaggi, come il cablaggio più semplice e il native command queuing.
In breve: mettere un HD sata2 sulla porta Sata1 o Sata2 della mobo non cambia niente. Settare un HD Sata2 in modalità IDE non cambia niente. Se non ci credete, come ben detto da Superpelo, fatevi qualche test.
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