Quote:
Originariamente inviato da UtenteSospeso
Il sensore della macchina guarda il contrasto e vede il fuoco, la lente c'entra poco.
|
Ti garantisco che non è cosi' semplice , per tarare il fuoco verificano e
calibrano la lente senza corpo macchina (su uno strumento) , poi verificano come lavorano in accoppiata e nel caso intervengono anche sul corpo macchina.Se non sbaglio (questa seconda fase l' ho vista fare da lontano) non vanno a toccare il motore af ma intervengono in qualche modo sul tiraggio del sensore.
Inoltre se l' unica imputato fosse il corpo macchina tutte le lenti soffrirebbero dello stesso problema (tutte front o tutte back) , nella realta' verificando i microadjustments fatti con le due serie 1 che ho qualcuna lavorava davanti qualcuna dietro , il 50/1.4 lavorava brutalmente dietro (-18 su una scala da +20 a -20) e l' ho portata a ritarare (solo la lente non i corpi macchina) ed ora lavora egregiamente (come il 135/2 che ho appena venduto dopo averlo fatto tarare sempre da solo).
Quote:
|
Ottiche diverse hanno precisioni diverse sulla chiusura del diaframma per cui puoi avere pdc diverse per via del diaframma più chiuso rispetto ad un altro anche se è settato lo stesso valore.
|
Su questo non ci piove ma il discorso è vedere dove la PDC si va a distribuire , se davanti o dietro al punto in cui hai avuto il lock dal motore AF.
Quote:
L'operazione va fatta ad almeno 2 metri, sull'obiettivo deve segnare 2 ne di + ne di -, con un grandangolo, se usa uno zoom a tutta focale avrai pochi problemi. Comunque deve segnare 2 su tutte le focali.
Ogniuno ha la sua opinione.
|
Non voglio farti cambiare idea ma ho seri dubbi sul metodo "scala delle distanze" sopratutto se devi andare a verificare lenti luminose e con errori non macroscopici (nell' ordine dei 2/3 millimetri di f/b focus).
Ciauz
Pat