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Old 12-06-2008, 22:26   #3
Washakie
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Originariamente inviato da Gemma Guarda i messaggi
attraverso cui singoli lavoratori e imprese possono sottoscrivere 'liberi' accordi (con quali rapporti di forza è facilmente immaginabile) per modificare l'orario di lavoro.

E non si è fatto attendere il commento del nostro ministro, Maurizio Sacconi, che anche ieri è tornato a parlare della necessità di una «chirurgica deregulation del mercato del lavoro»

Con la nuova direttiva, gli Stati membri potranno modificare la propria legislazione per consentire ai singoli lavoratori di sottoscrivere accordi individuali in materia di orario di lavoro con i propri datori di lavoro. Un colpo di piccone alla contrattazione dunque, e un'incentivo netto ai rapporti di lavoro individualizzati. L'orario di lavoro potrà arrivare fino a 60 ore settimanali, 65 per alcuni lavoratori, come i medici. E il numero di ore viene considerato come media, che significa che la settimana lavorativa potrà arrivare a 78 ore.
Non è un minimo, ma un massimo...

Teoricamente sarei d'accordo, bisogna vederne l'applicazione in Italia...

Quello che più mi preoccupa è la diminuzione di attrattività di determinati posti di lavoro per gli italiani con conseguente forte immissione di manodopera straniera sottopagata...
Comunque credo che anche Germania, Francia e Spagna dovrebbero preoccuparsi di questo, soprattutto con nazioni come la Romania all'interno degli accordi di Shengen

Ultima modifica di Washakie : 12-06-2008 alle 22:28.
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