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Originariamente inviato da Perry_Rhodan
Il "pata negra" e il "cinta senese" (e ci aggiungo una ungherese che non ricordo ma che da un prosciutto favoloso) sono razze di maiali rare e tradizionali allevati al pascolo allo stato brado per cui si nutrono di quello che trovano (ghiande, castagne, radici, tuberi, erba, tartufi  ), i relativi prosciutti sono di eccezionale qualità e sapore (assaggiati varie volte in feste organizzate con slow food nella cantina dove lavoro).
Il fatto di trovare i prodotti dei "presidi" slow food nei supermercati coop non è una cosa anomala per ovvie ragioni di "affinità politica" .
Il prezzo mi appare alquanto elevato pur considerando il valore e la qualità del prodotto, infatti tali prosciutti, interi, di produttori prestigiosi, costano sui 60-80 €/kg e un ricarico del 150-200% è piuttosto ladronesco, per un prodotto poi pretagliato e condizionato in vaschetta cosa che rappresenta una vera e propria eresia visto che andrebbero gustati appena tagliati al coltello 
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Appunto. Certi prodotti ritengo che debbano essere trattati con i guanti, non presi, affettati, messi in vaschetta e posti in frigorifero