Io posso solo dire come a suo tempo avevo "aggirato" la questione della privacy, dato che ho parecchi impianti del genere in giro per la Riviera Adriatica... Avevo "studiato" una specie di "doppio cieco", più che altro per comodità.
I gestori dell'internet point (gli albergatori nel mio caso) conservano i dati personali dei clienti documenti di identità e copie scontrini d'uso del servizio, mentre i log, (traccie di navigazione, IP di partenza, di destinazione, MAC dei pc ecc.) arrivano tutti al mio server dell'ufficio. Ne consegue che io (anche se impazzissi di colpo e controllassi tutti i log) non avrei la minima idea di chi ha generato quel traffico, mentre l'albergatore può solo conoscere gli orari di collegamento degli utenti.
Questo è un servizio ( fornito agli albergatori che hanno aderito al contratto di manutenzione programmata) che avevo attivato in seguito al "Decreto Pisanu" per evitare sanzioni e pasticci.
In caso di richiesta da parte delle Autorità competenti, l'albergatore avrebbe fornito l'identità di una data password e gli orari di attività di quella password, mentre io avrei potuto fornire i tabulati relativi al traffico di quel determinato periodo... Sarebbe poi toccato alla Polizia o ai Carabinieri mettere insieme il tutto.
Boh, per il momento vado avanti così, mi sembra la soluzione migliore... e... se la prossima estate capitate in un Hotel di Rimini e provincia ed usate un Hot Spot wireless, (anche in spiaggia) se non funzionasse bene, nel 90% dei casi, sapete a chi mandare improperi ed anatemi!