http://crisis.blogosfere.it/2008/05/...a-decenza.html
Sabato scorso, lo sappiamo tutti, un giornalista giovine e sfrontato, tal Marco Travaglio, durante la trasmissione Che tempo che fà, condotta da Fabio Fazio, ha ricordato come il senatore Schifani , da pochissimo eletto alla seconda carica dello stato, la Presidenza del Senato, avesse intrattenuto, in gioventù, rapporti di affari con persone poi condannate per associazione mafiosa. Ha poi aggiunto ironicamente, che trovava preoccupante ed imbarazzante il confronto con le personalità dei predecessori, da Einaudi a Pertini, per dirne due dei più noti. Concludeva dicendo che di questo passo, scendendo la scala dei valori, avremmo trovato solo i vermi o la muffa, correggendosi poi, su quest'ultima, che avrebbe una sua utilità, visto che se ne può estrarre la penicillina.
Apriti cielo!
Sono insorti tutti quanti, tutti i direttori Rai, tutto il senato, il parlamento, i partiti, destra e sinistra, tutta l'informazione, con poche sporadiche e subito isolate eccezioni ( Di Pietro e Grillo tra queste). Che volgarità, oibo', che indecenza, nevvero, cose indegne di abbassarsi a rispondere, cose comunque superate, antiche, risibili, insignificanti. Quisquilie, pinzillacchere.
Nessuno che si chiedesse, non essendo i fatti citati da Travaglio ne' contestati ne' contestabili, se un giovane incapace ( di distinguere i delinquenti dalle persone per bene) o un colluso ( qualora invece fosse in grado di fare detta distinzione) potesse poi evolvere al tal punto da potersi meritare, in modo degno, motivato e credibile di accedere a cotanta carica.
Il punto è, ainoi, che il valore della carica è ormai del tutto virtuale, apparente, insostanziale. Il motivo è elementare: sono le persone che danno prestigio e rispettabilità alle cariche e non viceversa, questo spiegando perchè ultimamente la stima degli italiani verso la classe politica tutta e le istituzioni incarnate da chi ricopre cotanti incarichi, vacilli, essendo per altro già ampiamente morta, più o meno come uno zombie deprivato del cervelletto grazie al potente contributo cinetico fornito da una 45 magnum.
Che indecenza, che orrore, oibò, come osa il popolo bue alzare la testa dalla mangiatoia ed osservare con occhio non bovino il suo intoccabile padrone?