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Old 14-05-2008, 18:09   #3
DioBrando
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Originariamente inviato da cdimauro Guarda i messaggi
Concordo in toto. Anche se di Python s'è visto poco, s'è parlato di tanta roba interessante che, comunque, vi gravita attorno e che mi ha permesso di prender visione di alcune interessanti realtà che conoscevo poco o per nulla.

Perché è vero che il linguaggio è molto importante, ma anche la "cassetta degli attrezzi" lo è, se non di più alcune volte.
La tua ultima frase in particolare la sottoscrivo in toto

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Illuminanti sono stati i talk di Bajo (su debug & resource-leak),
che purtroppo non ho visto ma mi rifarò col webcast)

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Hettinger (overview di Python 3.0, ma soprattutto gli "internals" degli oggetti più usati), Fitzpatrick, e Coni (su PyPy, che promette molto bene).
Sono stati molto interessanti perchè da una parte hanno fatto chiarezza (Python 3.0), dall'altra perchè trattano tematiche forse un po' troppo sottovalutate.
PyPy speriamo decolli.

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Speriamo che la location rimanga la stessa anche per gli anni successivi (magari adoperando sale più grandi), e che arrivi altra gente "di spessore", come lo è stato quest'anno (la qualità del talk è stata mediamente molto elevata). Ovviamente sentir parlare Guido sarebbe un must.

Bellissima esperienza, non c'è che dire. Alla prossima, Jacopo.
Guido Van Rossum (il creatore di Python, per i profani) era la guest star di cui si vociferava nel 2007 per il 2008.
Forse dopo i numeri di quest'anno, potrebbe essere davvero concreta la sua presenza.
Ci speriamo tutti


Un altro aspetto che mi piace davvero di queste conferenze è che il livello sì è alto (degli speaker e del pubblico...io abbassavo la media chiaramente ), ma le competenze sviluppate sono frutto soprattutto di un grosso bagaglio di esperienza acquisito sul campo e chi è ascolta è in grado di capire per davvero se tot tecnologia può essere utilizzata per i propri scopi o no, perchè chi parla la usa in situazioni in cui la produttività è l'obiettivo principale.
Tutte cose che mancano spesso nei poli accademici e che spiegano il perchè vi è una così grossa difficoltà per chi esce dall'università nel capire e nel sapere che cosa gli venga richiesto e in che modalità. (fatto patti saldi che la teoria e la forma mentis restano importanti)
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