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Old 23-04-2008, 18:50   #1
dantes76
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«Europa, un musulmano su 4 difende i kamikaze»

Quote:
Tra una legittima emozione calcistica e una sacrosanta vacanza al mare,
forse vale la pena soffermarsi sulla realtà dell'inquilino della porta
accanto e che potrebbe condizionare il nostro futuro. Come non preoccuparci
del fatto che il 35% dei musulmani in Francia, il 25% in Spagna, il 24% in
Gran Bretagna e il 13% in Germania legittimano gli attentati terroristici
suicidi contro i civili «per difendere l'islam»? Il recente sondaggio
condotto dal «Pew global attitudes project» fa emergere l'immagine di un'
Europa sempre più in balia degli estremisti islamici.

Il Paese più a rischio
è indubbiamente la Gran Bretagna. A un anno dalle stragi di quattro
terroristi suicidi britannici nel centro di Londra (56 morti), la Gran
Bretagna scopre che la «fabbrica del terrore» sul proprio suolo è sempre più
radicata e pericolosa. L'MI5 stima che circa 8 mila musulmani, lo 0,5% del
milione e mezzo con cittadinanza britannica, sostiene Al Qaeda. Ma nel
sondaggio del Pew, ben il 14% dei musulmani britannici afferma di nutrire
molta o qualche fiducia in Al Qaeda, un dato che è addirittura del 16% in
Spagna, del 7% in Germania e del 5% in Francia. Ugualmente il 12% dei
musulmani in Gran Bretagna, Spagna, Germania e il 9% dei musulmani in
Francia pensano che la maggioranza dei musulmani nei rispettivi Paesi
sostengono Al Qaeda. Ebbene se confrontiamo questi due primi dati, emerge
che l'ideologia del terrore e del «martirio» islamico travalica Al Qaeda e
appartiene a un ambito più ampio, quello di Hamas e dei Fratelli Musulmani
che legittimano gli attentatori suicidi dei territori palestinesi, in Iraq,
Afghanistan e Cecenia.


Questa ideologia della violenza e della morte poggia sull'antiamericanismo,
l'antiebraismo e più in generale l'antioccidentalismo. Che si manifesta nel
negazionismo e nel complottismo storico. Alla domanda «Gli attentati dell'11
settembre sono stati attuati dagli arabi?», rispondono «no» ben il 56% dei
musulmani in Gran Bretagna, il 46% in Francia, il 44% in Germania e il 35%
in Spagna. Il negazionismo dei musulmani britannici è a un livello
addirittura superiore a quello dei pachistani (41%), dei nigeriani (47%) e
dei giordani (53%).


Mentre la maggioranza dei musulmani europei manifesta una opinione
favorevole nei confronti dei cristiani (il 91% in Francia, l'82% in Spagna,
il 71% in Gran Bretagna, il 69% in Germania), nei confronti degli ebrei le
percentuali si riducono drasticamente (il 71% in Francia, il 38% in
Germania, il 32% in Gran Bretagna e il 28% in Spagna). E se consideriamo i
Paesi musulmani interessati al sondaggio, colpisce il fatto che il più
antiebraico è la Giordania (soltanto l'1% ha un'opinione favorevole degli
ebrei), seguito dall'Egitto (il 2%), il Pakistan (il 6%), la Turchia (il
15%) e l'Indonesia (il 17%).


La maggioranza dei musulmani britannici (62%) è convinta che le relazioni
tra l'Occidente e l'islam siano cattive e che la colpa sia al 48% dell'
Occidente. Percentuali simili tra i musulmani in Germania (60% e 46%) e in
Francia (58% e 52%), mentre in Spagna solo il 23% dei musulmani dà una
valutazione negativa e solo il 28% addossa la responsabilità all'Occidente.
Per un altro verso, nella vicenda delle vignette satiriche su Maometto, i
musulmani spagnoli sono in testa (con l'80%) nel ritenere che sia da
condannare la mancanza di rispetto da parte dell'Occidente, a fronte del 5%
che punta l'indice sugli islamici intolleranti. La pensano allo stesso modo
il 79% dei musulmani in Francia, il 73% in Gran Bretagna e il 71% in
Germania.

Eppure pensate che a fronte di questo quadro allarmante, il Pew ha ritenuto
di accompagnare il titolo dell'inchiesta «Il grande discrimine: come gli
occidentali e i musulmani considerano l'un l'altro», da un occhiello che
recita: «I musulmani d'Europa sono più moderati». Si intende «più moderati»
rispetto al passato, alla fase immediatamente successiva all'11 settembre
2001. Non so voi, ma a me non tranquillizza affatto questa valutazione
relativa. Condivido piuttosto l'analisi del politologo Daniel Pipes che,
analizzando il sondaggio, sottolinea l'affermazione del «fenomeno del
Londonistan» in Gran Bretagna: più gli autoctoni si sottomettono, più gli
islamici reagiscono in modo aggressivo a un comportamento percepito come un
atto di debolezza. Se si considera l'insieme degli atteggiamenti dei
musulmani, emerge che se la Gran Bretagna rischia perché in passato è stata
permissiva al massimo, la Spagna rischia ugualmente perché attualmente
promuove una politica lassista.

E il dato globale sulla Francia e sulla
Germania spiega che essere o non essere implicati nella guerra in Iraq non è
significativo nella determinazione del livello di pericolosità dell'
estremismo islamico. Sono insegnamenti che valgono per tutti, Italia
compresa.
http://liberaliperisraele.ilcannocch...t/1882193.html
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“ Fiat iustitia, et pereat mundus”-המעז מנצח -
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