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Old 22-04-2008, 13:10   #1
johannes
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scuola, a tutti il 6 politico

Scuola, preside ordina "6 politico"
Perugia, circolare inviata ai docenti

Per paura di perdere i propri studenti un preside ha riabilitato il "6 politico" esortando i professori ad essere un po' più di "manica larga" nei confronti degli alunni. Succede in un istituto d'arte di Perugia dove il dirigente scolastico ha addirittura scritto una circolare per esortare i docenti a ridurre le insufficienze a meno di non voler compromettere i rapporti con la presidenza.

Come riporta il quotidiano La Stampa, il preside perugino invita i professori a rivedere i loro parametri di valutazione: "Sia nelle prime quattro classi del corso ordinario che nei bienni - scrive il dirigente scolastico - la valutazione degli alunni ha avuto esiti catastrofici".

Se "fossimo oggi al termine dell’anno scolastico - si legge nella circolare - le bocciature riguarderebbero percentuali tra il 70 e il 90 per cento degli iscritti, con conseguenze disastrose sugli organici e sulla sopravvivenza stessa dell’istituto".

Duro il giudizio del preside sui suoi docenti che, a suo dire "giudicando sufficienti due o tre alunni in una classe intera, bocciano in primo luogo se stessi" e che "senza assolvere la tendenza al disimpegno degli studenti e senza dimenticare la loro responsabilità personale - continua la circolare - è comunque inaccettabile che in cinque mesi di lezione non si riesca a coinvolgere in un minimo di interesse per la propria materia non dico la totalità o la maggioranza, ma almeno una quota significativa delle proprie classi".

"Il netto peggioramento, statisticamente rilevabile rispetto agli scrutini quadrimestrali dell’anno passato - insinua il dirigente scolastico - non può che indurre al terribile sospetto che alla base di certe valutazioni ci sia anche il desiderio di accedere alla spartizione della torta rappresentata dai cinquanta euro l’ora per lo svolgimento degli Idei (Attività didattiche ed educative integrative, ndr)". Ossia pensa che i prof vogliano arrotondare lo stipendio con qualche corso di recupero extra.

Ma niente di più sbagliato, continua il preside perugino, "visto che la torta dei corsi di recupero è ben misera cosa", circa 17mila euro in tutto, "una cifra - spiega - da cui vanno detratti i compensi per i corsi già effettuati e che dovrà coprire anche le attività estive".

Ed ecco la conclusione dell'ordine di servizio, con una sorta di avvertimento, velatamente minaccioso: "Resto fiducioso sull’equilibrio e sulla professionalità dei docenti, ma non vorrei essere costretto a un serio controllo e a precisi interventi, qualora continuino a pervenire segnali che mettono in pericolo i rapporti con l’utenza e quindi la tenuta dell’istituto come entità autonoma".

Promozioni su larga scala quindi, un ritorno in grande stile del "6 politico".

io insegno e capisco bene questo articolo
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