Discussione: inquinamento e clima
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Old 20-09-2003, 08:42   #19
ni.jo
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Originariamente inviato da SaMu
Certo che è così.. e fai bene a ricordarlo.. pochi hanno chiaro che "ambientalismo" ed "economia" sono fratelli siamesi..

Le emissioni potremmo ridurle anche domani: chiudere tutte le aziende.. perchè non lo facciamo? Non per criteri di "equità sociale" o per paura di offendere gli imprenditori.. ma perchè le imprese producono quello di cui noi viviamo, ci riscaldiamo, mangiamo.. limitare l'inquinamento è un'esigenza, anche quelle lo sono, qualsiasi stato con le sue leggi cerca un trade-off, un equilibrio virtuoso tra le 2..

Vincoli rigidi e irrealizzabili non significa "tecnicamente impossibili".. ad esempio, si potrebbero ridurre le emissioni chiudendo tutte le centrali con rendimento inferiore alle migliori oggi prodotte.. però questo ha un costo..

Alcuni pensano che questo "costo" sia solo una tassa sulle imprese e cazzi loro.. il fatto è che l'imprenditore non è una dote naturale, non è una caratteristica genetica.. se per nuove norme antiinquinamento certe produzioni diventano antieconomiche, l'impresa chiude.. liquida.. e si da' ad altre attività.. capisci?

Il costo economico di una misura antiinquinamento non è un ghiribizzo, o una rivalsa verso qualcuno.. è un vincolo implicito alla sua realizzazione.. in un mondo a risorse infinite, guideremmo già tutti oggi macchine a idrogeno.. in un mondo a risorse finite, mancano i soldi perchè tutti possano acquistare delle BMW 745 Hidro..

Per questo una misura antiinquinamento deve confrontarsi da una parte con lo stato della tecnica, dall'altra con l'economia .. sono 2 vincoli imprescindibili.. possiamo persino rinunciare a parte dello sviluppo economico è chiaro.. ma dev'essere chiaro a tutti che non è un'operazione a costo zero.. o a costi per qualcun altro e basta... non è così..
evidentemente per qualcuno quel costo è indispensabile per altri no, e attenzione, "altri no" sono pure tutti quei paesi che continuano a tagliare la ricerca, campando di reddita come fà l'Italia, ad esempio, chi le esporta in Cina (che mi pare non rispetti Kyoto) per abbassare il costo del lavoro, del "traffico di emissioni" europeo o del rifiuto di un protocollo che (tenendo conto "dello stato della tecnica, dall'altra con l'economia") ne regoli gli aspetti?
In altre parole, da quello che dici, non si capisce chi dovrebbe convincere le aziende (che nessuno vuole chiudere) a regolare le emissioni (e assieme alle aziende le "casalinghe" e gli automobilisti ecc..): da soli io penso che non ci si regoli affatto.
Infine su chi debba pesare il costo, è pacifico che ricadrà sulla comunità...anche se si decidesse di appioppare le spese di adeguamento alle aziende i costi ricadrebbero comunque sulla comunità sottoforma di aumenti di prezzo...mi chiedo però perchè non penalizzare il profitto delle aziende più inquinanti (o premiare con gli incentivi già esistenti solo quelle più virtuose).
scappo, cià.
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Primo Officiante della Setta dei Logorroici - Arconte della prolissità - Crociato della Replica|Custode Di Lomaghiusa e Muffin|
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