View Single Post
Old 18-04-2008, 19:56   #3
00Luca
Bannato
 
L'Avatar di 00Luca
 
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Milano città
Messaggi: 3161
Considerando che da 30 anni si sta come da tabella seguente, PURTROPPO senza alcun effetto benefico per il mezzogiorno (vedi 2Mld di Euro spesi per l'emergenza rifiuti in Campania) penso che sia sacrosanto riequilibrare la distribuzione del gettito.

E' impossibile che venga trattenuto l'80% del gettito Iva o simile perchè il paese salterebbe in aria.

Diciamo che si può certamente migliorare rispetto al fatto che alcune regioni campino da 30 anni col 15% scarso del proprio gettito (Lombardia) mentre altre SENZA ALCUN BENEFICIO (se non per mafie varie) ricevano il 250/300%.
A Milano per realizzare la linea 3 della metropolitana è stata privatizzata l'Aem.
Per realizzare la Brebemi (4 Mld di Euro di danno all'economia ogni anno) si è dovuto vincere l'Expo dopo anni di richieste disattese.

Credo si arriverà al 30% massimo, che già sarebbe un enorme passo in avanti per garantire la costruzione di infrastrutture necessario al sostegno delle imprese che producono il 60% del Pil nazionale.
In Germania ogni Lander trattiene il 65% del gettito, prima dell'unificazione era l'80%. la Catalunya trattiene il 75% del gettito fiscale.
Ma anche un 30% andrebbe bene, in fondo abbiamo uno stato cianotico ancora da mantenere: non si può staccare la spina da un giorno all'altro.

Confronto tra i trasferimenti statali e le imposte versate allo Stato dalle Regioni italiane. I dati si riferiscono al gettito Irpef, Irpeg e IVA di competenza 2001 che sono i dati più recenti a disposizione. Elaborazione fatta dall’Ufficio Studi CGIA di Mestre

Il dato del Lazio è sballato perchè vengono considerati "prodotti dal Lazio" tutti i fatturati degli enti della pubblica amministrazione (oltre a Eni, Enel, molte banche etc.). Lo si capisce bene dal PIL pro-capite medio regionalizzato postato a fondo pagina.

Le regioni del nord sono virtuose ma sono costrette a rinunciare alla propria autonomia finanziaria e allo sviluppo infrastrutturale per “aiutare” le altre regioni che purtroppo si sono dimostrate inefficienti e incapaci di governare un così elevato flusso di Mld di Euro. Hanno attuato spesso politiche clientelari e assistenziali che hanno creato solo buchi di bilancio, buttando sulle spalle delle altre comunità il risanamento. E danneggiando i cittadini meridionali che avrebbero potuto avere un importante sviluppo economico a fronte di una corretta e responsabile gestione del fiume di Mld di Euro.

Un solo esempio: http://www.repubblica.it/2006/09/sez...o-tombini.html

Il federalismo fiscale, con ovvia presenza di un fondo perequativo solidale, è l’unica strada per rendere più virtuosi gli enti locali perché responsabilizza gli amministratori locali. Che se non "performano" se ne andranno a casa a calci nel culo perchè non potranno invocare l'assenza dello "Stato" : la responsabilità del malgoverno sarebbe tutta in capo al governo regionale.

Se dovessero andare in crisi le aree "verdi" del nord Italia a causa della mancata di un sistema di trasporti e comunicazioni efficiente, salterebbe in aria tutto il paese. I segnali di crisi ci sono da circa 10 anni. Attenzione a scherzare col fuoco che abbiamo il debito > 100% del Pil.


Ultima modifica di 00Luca : 18-04-2008 alle 20:20.
00Luca è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso