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Old 13-04-2008, 20:31   #90
BTinside
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Originariamente inviato da GMCPape Guarda i messaggi
No,. il Pure Direct serve per far uscire il segnale, analogico o digitale che sia, senza elaborazione alcuna (niente resampling, niete taglio per mandare segnali allo LFE, niente elaborazioni matriciali e via dicendo). Il display, nelle apparecchiature in cui è disabilitato, è solo per questioni di comodità: a molti (me compreso) una luce blu sparata in faccia mentre ascolto Wagner da fastidio ^_^
Assolutamente no!
Io credo tu ti stia riferendo al PURE DIRECT di apparecchi di tampo più commerciali come amplificatori HT.

Sul mio sintoampli HT il PURE DIRECT opera come tu hai detto.

Su apparecchiature audiophile, come negli Esoteric o nei Denon SA1 e 2000AE il pure direct NON PUO' bloccare il resampling.

Perchè? Perchè ad esempio il Denon DCD-2000AE ha un circuito di oversampling del segnale chiamato AL24 processing che upsampla da 16 a 24 bit (e anche la frequenza) tentando di avvicinare il suono dei SACD. Un pò come con la nostra 360 upsampliamo da 576p a 720p. Quando premi il tastino "PURE DIRECT" la spia blu del "AL24" rimane attiva, segno che sta operando.

Ma d'altronde sarebbe sciocco implementare una modalità pure direct che spenga il circuito di resampling quanto è parte integrante e fondamentale dell'elettronica.

Il display e l'uscita digitale ottica toslink, su apparecchi del genere, vengono spente per ridurre al minimo le possibilità d'interferenza e non per comodità visiva. Che poi ci siano dei miglioramenti tangibili non so, io non ho ancora provato. Il grande Francesco Piccione però, direttore di Hi-Fi Guide, riesce a percepire un pelo di ariosità in più. Così come anche un mio caro amico sull'Esoteric.





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(e sto continuano privatamente il discorso insieme a chi fece quell'articolo... appena avremmo finito dei test che stiamo conducendo, ti aggiornerò ^_^), concludendo che non ha un effetto percepibile, in applicazioni audio, a patto di usare componenti dignitosi (cioé dotati di un clock che non faccia schifo, niente di costosissimo). Il jitter esiste: che sia udibile, non è mai stato dimostrato da nessuno.
Si dice che l'occhio umano non percepisca differenze oltre i 30 fotogrammi al secondo. I videogiocatori incalliti percepiscono la differenza tra 30 e 60fps.

Idem per il jitter. Innanzitutto è inutile far leva sul fatto che nessuno lo abbia dimostrato. Perchè c'è chi un giorno potrebbe dimostrarlo e comunque sia il fatto che non sia stato ancora dimostrato non significa che non influisca, infatti ciò che conta e provare con le proprie orecchie e non aspettare come al solito che siano sempre gli altri a stabilire qualcosa tenendoci ben alla larga dall'esperienza personale. Troppo facile.

Se oggi aspettiamo qualcuno che si prende la briga di dimostrare a tutto il mondo che il jitter "si sente" allora beh, aspetta e spera.

Così come, come spesso capità, "non è ancora stato dimostrato che sostanza X somministrata in dose Y sia dannosa all'organismo", ma ciò non implica in automatico che non faccia male.

Diciamo che tra la teoria e la pratica c'è a volte differenza. Infatti anche l'empirismo conta. Nessuno lo dimostra ma c'è chi si accorge dell'effetto del jitter. Ora, siccome i dati teorici sostengono che non sia percepibile ciò non vuol dire che non lo sia davvero.

I 5 sensi umani sono così complessi che a volte varcano, inspiegabilmente (adesso, chissà in futuro quando saremo più evoluti), i soliti test UFFICIALISSIMI e INOPINABILI di laboratorio.
Così come il discorso dei 30/60fps.

Spesso capita che molti audiofili, per stabilire gli abbinamenti esatti dei proprio apparecchi, prevedono con i calcoli teorici giocando sui valori elettrici.

Qualcuno, basandosi su puri valori elettrici, ha stabilito che il finale X con meno watt doveva spingere meno le sue casse rispetto al finale Y con più watt. Ovviamente il WATT è solo un esempio, il caso a cui mi sto riferendo teneva conto di tutti i valori necessari a stabilire. Alle prove di ascolto però poi accadeva il contrario, il finale che non avrebbe dovuto sparare fuori i woofer invece lo faceva.

Ora io vorrei capire come condurrai questi test. Ad orecchio o in altri modi?


Quote:
Sbagli: la toslink è lo standard negli studi di registrazione, insieme a XLR: non si usa il coassiale per eventuali rischi di interferenze, effettivamente possibili in studi con kilometri di cavi e apparecchiature elettroniche di ogni tipo. Chiedilo a un qualsiasi professionista ^_^
Stai scherzando spero? La TOSlink e la S/P DIF elettrica sono un grande ridimensionamento della qualità della connessione AES/EBU per adattarla al mercato consumer. Se la Toslink fosse professionale, un cavetto toslink non costerebbe 10€ e non installerebbero un interfaccia PROFESSIONALE e pertanto COSTOSA su prodotti commerciali come piccolissimi ampli HT da 100€ e da SUPERMERCATO, suvvia, non scherziamo.

La XLR si che è una connessione professionale e un apparecchio dotato di uscite/ingressi costa un botto, così come costa un botto una coppia di cavi di segnale XLR ma abbinarla alla Toslink come connessione professionale è davvero improponibile.

La connessione digitale PROFESSIONALE come la XLR, ripeto, si chiama AES/EBU.

L'interfaccia toslink, chè è anche S/P DIF (Sony/Philips Digital Interface) , come recita Wikipedia altro non è che :

"S/P-DIF è una versione COMMERCIALE dello standard conosciuto come AES/EBU; da cui si distingue per alcune piccole differenze e componenti più economici."

Per componenti economici si intende ovviamente anche ciò di cui ti ho parlato io, ovvero i trasmettiori e ricevitori ottico>elettrico e elettrico>ottico che sono PESSIMI.

Ancora da Wikipedia :

"L'interfaccia S/P-DIF è stata sviluppata a partire da uno standard rivolto all'audio professionale chiamato AES/EBU e utilizzato soprattutto nei sistemi Digital Audio Tape (DAT) e nelle trasmissioni all'interno degli studi di registrazione professionali. S/P-DIF ha un protocollo di comunicazione pressoché identico, ma si differenzia a livello fisico per i diversi connettori, da XLR a RCA o TOSLINK, e i cavi, da STP con linea bilanciata da 110 O al più comune cavo coassiale a 75 O. Questo per rendere a tutti gli effetti S/P-DIF una versione più pratica ed economica del formato AES/EBU."

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Tabellina sempre da Wiki...



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Adesso invece scomodiamo Lucio Cadeddu di TNT Audio :

"La connessione S/PDIF standard (lo standard consumer, fra l'altro) è costituita da un cavo coassiale da 75 ohm (RG59, per esempio) terminato con connettori maschi RCA. Sfortunatamente, praticamente nessuno certifica i pin RCA per una impedenza caratteristica precisa di 75ohm.

AES/EBU, invece, lo standard professionale, usa cavi bilanciati schermati con impedenza di 110ohm terminati con connettori bilanciati XLR a tre contatti."


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E adesso,per finire, non so se tu abbia la più pallida idea di chi sia questo tizio ma andiamo a scomodare anche Igor Zamberlan :

Quote:
i cavi digitali non sono esenti da disturbi e, ahime', fanno differenza all'ascolto. Perche' fanno differenza? Perche' l'interfaccia S/PDIF e' una schifezza che non doveva nascere, in cui oltre ai dati viene portato anche il clock; o il DAC ha un *eccellente* stadio di reclocking/antijitter, o comunque il jitter della sorgente entra e determina parte del risultato all'ascolto. Il cavo puo' fare un "reshaping" del jitter o, addirittura, aggiungerne di suo. In cavo digitale coassiale perfetto dovrebbe avere l'impedenza caratteristica di specifica dell'interfaccia usata (75 ohm o 110 ohm) e pure mantenera per tutta la sua lunghezza. Non ne esistono o quasi. Inoltre c'e' il problema della captazione delle EMI/RFI, e del trasporto a valle delle EMI/RFI del lettore. Le cose sono molto piu' complicate di come appaiono, a partire dal fatto che quella che viene portata non e' una semplice sequenza di 1/0
c) la TOSlink e' in genere la peggiore interfaccia, perche' i trasduttori da elettrico a ottico in uscita dai lettori e da ottico ad elettrico in ingressso ai lettori non hanno banda sufficiente per permettere una conversione corretta del segnale digitale; sono componenti da due lire e la TOSlink non e' mai stata pensata come interfaccia di qualita'.


Infatti usare cavi digitali ottici e/o coassiali elettrici non è un ottima scelta per la corretta trasmissione di un segnale.

In prima istanza va considerato che i cavi digitali basati su trasmissione elettrica, quindi quelli coassiali terminati RCA, sono soggetti a interferenze EMI e RF.
Queste finiscono, in comunione con la diminuzione del segnale e della banda in funzione della distanza, a rendere meno intellegibile il flusso digitale dal ricevitore.

Ma, ancora di più, (unico problema a livello teorico per distanze brevi) ciò che spesso introduce differenze all'ascolto tra un cavo digitale e un'altro è l'impedenza caratteristica del cavo stesso.

Non rispettare questo fattore (75 Ohm per la classica Spdif...110 Ohm per l' AES/EBU) determina alterazioni anche sensibili (introduzione di Jitter?) alla trasmissione.

I Toslink poi hanno altri tipi di problemi rispetto agli elettrici terminati RCA, per gli economici trasmettitori e ricevitori (elettrico/ottico ,ottico/elettrico) utilizzati.




Tuttavia sia la AES/EBU che i banali ed economici collegamenti Toslink sono fibre multimodali! Se vogliamo andare oltre in qualità, altra cosa sono le fibre monomodali (utilizzate anche nelle telecomunicazioni). Come le ST o ST2.
Claudio Romagnoli di Lector ti permette, come optional, di farti installare sui propri modelli di CDP l'uscita digitale STII. Perchè mai? PErchè conscio dei difetti che affliggono i collegamenti digitali, altro che Ipod > DAC

La Harmonic Technology fa cavi di segnale analogici proprio in fibra ottica monomodale e integrano in prossimità dei connettori trasmettitore e relativo ricevitore. Ovviamente tale cavo è assolutamente immune a EMI e RF.






Quote:

Il jitter è un'altra fissazione di certi audiofili un po' ignoranti. La stessa audioreview fece dei test a riguardo
Innanzitutto da questo mi fai capire che mi stai dando dell'ignorante, cosa che io non ho fatto con te.

Dato che a me non credi mai...da Wiki..

"Nel contesto d'estrazione audio digitale dai Compact Disc, il jitter induce i campioni audio estratti ad essere raddoppiati in su o saltati interamente. Il problema si verifica perché la specifica del CD di Philips non richiede l'accurato indirizzamento dei blocchi. Di conseguenza, il processo di estrazione ricomincia alcuni campioni prima o alcuni campioni dopo, con conseguenti campioni raddoppiati o omessi. Questi impulsi errati suonano spesso come scatti ripetenti, molto piccoli, durante il playback. Un metodo che ha fornito buoni risultati è fare la correzione del jitter nel software. Ciò implica la sovrapposizione di dati in lettura per poi far scorrere i dati fino a ritrovare la medesima sovrapposizione vicino ai bordi. La maggior parte dei programmi d'estrazione effettuano la correzione del jitter."

La correzione del jitter però influisce di conseguenza sul reclocker che, per quanto di massima precisione, deve dedicarsi a tali operazioni piuttosto che concentrarsi sulla qualità del segnale. Il tutto, ovviamente, influisce sul risultato finale.



Quote:
Marco Benedetti, forse il più tetragono degli "ascoltoni" italiani, usa un iPod modificato per l'uscita digitale. E lo ritiene migliore di qualsiasi meccanica CD esistente al mondo ^___^
Gli altri audiofili, lo disdegnano perché disdegnano (giustamente) la musica compressa, senza rendersi conto che con l'iPod ci ascolti i WAV non compressi se vuoi.
Sarei quasi d'accordo con te per i wav ma solo se sono estratti semplicemente dal cd, se sono registrazioni effettuate con l'orribile scheda audio del pc no.

Ma, alla luce di quanto detto sopra per ciò che concerne le connessioni digitali, vorrei proprio sapere che tipo di modifica si è fatto fare per l'uscita digitale. Spero non sia ne ottica toslink ne coassiale elettrica. Come minimo dovrebbe essere AES/EBU o, STII (connessione digitale da FAVOLA ed esente da difetti, interferenze).











Quote:
Vengo a casa tua e facciamo un ABX? Ti sembrerà assurdo, ma posso dirti che su impianti economici (sotto i 2000 euro), è anche difficile sentire le differenze fra il CD-A e un MP3
Sono d'accordo, anche se difficile non vuol dire impossibile. Se da un lato incide il fatto di ascoltare un impianto economico dall'altro incide l'ascoltatore e il suo orecchio.




Quote:
^_^
Però la matematica è matematica: basta usare EAC per rendersene conto. Se una meccanica da 10 euro estrae perfettamente un segnale dal CD a velocità superiori a 1X, vuol dire che non si può fare di meglio. Il segnale è quello, non è che una meccanica lo estrae meglio di un'altra, a meno di madornali errori di progetto.
Ho già esposto il mio pensiero in merito. In digitale una meccanica troppo costosa non ha senso, certi micro accorgimenti non fanno differenza se non nelle tasche di chi compra. Tuttavia è meglio evitare meccaniche troppo economiche.

Il discorso è sempre quello, bisogna cercare di capire che il digitale non è PERFETTO, e semplicemente molto più rigido e molto meno influenzabile dell'analogico. Non esiste che la meccanica da 1€ vada come quella da 600€, per i motivi triti e ritriti da pagine e pagine di thread.

Non è o bianco o nero, è a scale di grigio. Molte ma molte meno scale di grigio dell'analogico, ma pur sempre così.




Quote:
Sono in contatto, proprio riguardo a queste tematiche, con un audiofilo che di mestiere fa insegnante di algoritmi e strutture di dati all'università. E per l'appunto, la pensiamo allo stesso modo a riguardo. Ora stiamo facendo qualche esperimento sulla misurabilità del jitter di interfaccia... a orecchio, non è percepibile. Vediamo se almeno con gli strumenti è rilevabile qualcosa, per quanto i precedenti epserimenti in questo senso abbiano dimostrato che non è misurabile, pur usando apparecchiature molto economiche.
Si, hai detto bene, usando apparecchiatura molto elettroniche.

E poi, se non sono indiscreto, si che impianto avete effettuato la prova? In che condizioni? Che strumenti usate per rilevare?

Se scopri qualcosa di veramente interessante in futuro fammi sapere, mi piacerebbe


Quote:
Originariamente inviato da GMCPape Guarda i messaggi
L'alimentazione è fondamentale, così come la qualità del clock. MA SOLO SUL DAC. Non sulla meccanica. I sistemi a più telaio sono teoricamente migliori perché quando entra la correzione d'errore sul lettore CD, gli sbalzi di tensione non si riflettono sul DAC o gli opamp. Ma la meccanica da sola, è la parte più economica. Poi, certo, chi produce certe meccaniche deve tirarsela. Sono oggetti bellissimo, con soluzioni estreme (tipo le meccaniche di Teac montate sugli Esoteric), ma per quanto tecnicamente eccellenti, inutili e indistinguibili, alle misure e all'ascolto, da meccaniche ben più economiche
Sono d'accordo, senza però scendere troppo nell'economico.




Adesso che il papiro è finito vorrei concludere dicendo che, innanzitutto darmi dell'ignorante non è proprio il massimo dell'eleganza del saper discutere.

In secondo luogo alla luce di quanto detto riguardo al fatto dell' iPod con audio WAV (ottenuto come? registrando con la scheda audio del pc, suvvia), se connesso tramite interfaccia digitale toslink o coassiale un audiofilo purista ha tutti i motivi di disdegnare tale soluzione. E quì parliamo di gente del livello di Lucio Cadeddu o Igor Zamberlan o anche Francesco Piccione. Non so se mi spiego..

In terzo luogo sono davvero un pò stanchino perchè, almeno a me, pare sia solo diventato un GMCPape VS BTinside che, nessuno dei due ingegnere (almeno, da quanto ho capito non lo sei,se poi stai studiando e sei agli inizi non so), tentano di avvalorare le proprie tesi sulla base di ciò che la propria passione e le proprie convinzioni li hanno spinti a sapere e conoscere.

Non sono certo un ingegnere ma ho le mie idee, tu hai le tue e io le rispetto. Continuare così non porta a nulla se non OT.

Adesso, dato che lo scopo primario del thread era adottare una soluzione su 3 punte smorzanti e oscillanti per rendere meno rumorosa la 360, e dato che si questo punto mi pare di aver capito che convieni con me, io mi fermo quì.

Basta OT.















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Originariamente inviato da Andre106 Guarda i messaggi
azz BT, hai trovato chi ti pettina
Grazie ma sono già pettinato.
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