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Originariamente inviato da darkfear
si...ma i miglioramenti sono talmente ENFATIZZATI da far pensare che sia un elettronica completamente diversa...una cosa è una modifica strutturale (disegno del battistrada) un'altra è l'aggiunta di una cosa marginale che cambia TOTALMENTE e MIRACOLOSAMENTE in meglio una cosa tanto da farla diventare talmente incredibile.
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Invece si. Coincidono con quelli che apprezzo io sul mio CDP.
Non è mica un miracolo, è fisica.
Secondo gli esperti di Hi-Fi Guide, un ottimo lettore cd elettronicamente eccelso, che sia però meccanicamente solo discreto, e in grado di fare un salto tale da avvicinare prodotti dal costo triplo.
Sempre secondo loro nel test di un Denon 2000AE, pur essendo ben costruito, isolato, schermato e quindi eccelso, con i 3 piedi avvicinava tranquillamente la qualità di un CDP dal costo triplo (6000€) poggiato su 4 piedi. Ovviamente se utilizzavi i 3 piedi su quello da 6000€, addio Denon...
Tu dici, "ma è mai possibile"? Si. Perchè? Ti spiego.
Il digitale, a differenza dell'analogico, è molto più difficile da spingere ad alti livelli. E' qualcosa dalle possibilità finite e limitate. A differenza di un giradischi invece.
Quando nacque il compact disc non si fece un passo avanti rispetto al vinile, ma solo un enooooorme salto indietro. Quantizzare pezzettini di musica in blocchetti di ghiaccio grandi 16 bit (nel SACD sono 1bit) voleva dire si eliminare i fruscii e gli scoppiettii del vinile, ma significava anche congelare la musica dentro un guscio impenetrabile che doveva ogni volta essere scongelata dai nostri lettori cd.
Trasformare l'onda sinusoidale perfettamente curva della musica in una scaletta in cui ogni gradino rappresenta 16 bit dentro ai quali ci sono TOT secondi di musica, quindi trasformare la musica in numeri, implicava una conversione in fase di registrazione in sala.
Andarla poi a ritrasformare da numero in musica dentro ai nostri lettori significava un ulteriore conversione.
Questa conversione è affidata a dei chip che si chiamano ADC (analog to digital converter) e DAC (digital to analog converter).
Gli ADC li trovi in sala di registrazione e si occupano di maltrattare la musica congelandola in bit, i DAC li trovi pure dentro la 360 e fanno da microonde defrost per ritrasformare il numero in musica.
Dato che si trattava di chip, è ovvio che la qualità non poteva mai raggiungere quella della pura meccanica del giradischi, se non con gli anni. Solo oggi infatti, dopo 25 anni, i lettori CD si avvicinano pian piano alla qualità del vinile, specie il formato SACD che altro non è che il digitale ad alta risoluzione, quindi con molti più punti e quindi una scaletta con molti più gradini rispetto quella del normale cd, quindi qualcosa che si avvicina più a una curva sinusoidale e non a una scala mobile.
Perchè dopo tutti questi anni? Perchè gli ADC e i DAC si sono evoluti nella loro potenza computazionale esattamente come i computer.
Adesso però siamo giunti ad un limite. Un lettore CD da 2000€ offre enormi incrementi rispetto a uno di 200€.
Ma se tu vuoi ulteriori incrementi rispetto a quello da 2000€, devi spendere il triplo della cifra per ottenere un miglioramento talmente minimo che non vale assolutamente la spesa. Questo perchè il digitale è rigido.
In digitale, una meccanica di lettura disco da 20€ fa la differenza enorme rispetto una da 500€, ma una meccanica da 25.000€ non porta alcun beneficio a mio parere a molte dal costo umano. Sono i DAC e gli stadi di uscita nonchè la dimensione e la bonta dell'alimentazione interna (e la giusta separazione delle interferenze interne tra le varie componenti) a decretare maggiormente il risultato di un llettore CD. Dato che dac, alimentatore interno, e stadi di uscita emettono vibrazioni, i 3 punti di appoggio servono a smorzarle in modo efficace.
Allora, contrastare bene le vibrazioni, mettere il piano in bolla, usare 3 punti smorzanti o contrastanti porta a tutta una serie di vantaggi che sono quasi paragonabili a quei piccoli vantaggi che ottieni comprando un lettore da 6000€ rispetto a uno da 2000€.
Questo perchè il digitale è rigido e difficile da spingere, nonchè inferiore all'analogico (tranne che per comodità e longevità del supporto), ma tuttavia, è molto sogetto a jitter, errori e reclocking, fenomeni innestati dalle VIBRAZIONI.
Capisci ora perchè una piccola spesa del genere fa così tanto in alta fedeltà? Perchè in alta fedeltà, oltre la soglia del migliaglio di € per apparecchio (cdp, pre o finale che sia) non si ottengono pià miglioramenti talmente apprezzabili da giustificare il doppio o il triplo della spesa.
Mentre la messa in fase degli apparecchi mettendo tutte le prese orientate allo stesso modo, l'ottimizzazione della linea di corrente di casa propria, l'adozione di una linea dedicata che va dal contatore all'impianto, l'utilizzo di filtri di rete, l'utilizzo di ottimi tavolini smorzanti a 3 o 4 punte regolabili, l'uitilizzo di 3 piedini smorzanti sotto ad ogni apparecchio, il pulire periodicamente i contatti di cavi e apparecchi togliendo l'ossido con prodotti appositi, sono tutti accorgimenti che, singolarmente o cumulativamente, portano benefici che per l'audiofilo sono tangibili e sono talmente importanti che ci cambia apparecchi senza aver prima messo i propri nella condizione di suonare al meglio altro non è che una persona poco informata.
E' una prassi FONDAMENTALE, come fondamentale è camminare in auto con pneaumatici di qualità e non usurati. Capisci ora dove sta il miracolo?