13/03/2008
Autore: The King of GnG
Ancora guai per l’organizzazione dell’industria discografica statunitense, che deve fronteggiare l’attacco diretto della celebre organizzazione pro-diritti digitali dopo aver subito la bocciatura delle sue tesi da parte di un giudice federale.
Continua la debacle delle tesi accusatorie di RIAA nei confronti dei condivisori di contenuti musicali: dopo lo smacco subito nel caso Atlantic vs. Brennan si segnala una nuova, possibile sconfitta del fondamento della metodologia classica seguita nella crociata legale contro il file sharing.
Anche in questo caso viene
messo in discussione il principio che ha fino ad ora permesso all'organizzazione di far concludere la maggioranza delle decine di migliaia
di cause intentate contro altrettanti utenti prima ancora che queste approdassero in tribunale, vale a dire l'idea che la "messa in condivisione" dei brani incriminati basti al giudice per esprimere un verdetto di "Default judgment", giudicando gli accusati colpevoli di distribuzione non autorizzata senza che vi sia la necessitą di provare che una effettiva distribuzione dei file ci sia stata.
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