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Originariamente inviato da FastFreddy
Si, ma la maggior parte del mercato del lavoro in Italia è formato proprio dalle "dittarelle" come le chiami te...
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Esatto, in Italia di grandi imprese c'è pochissimo, la stragrande maggioranza sono piccole o piccolissime aziende, che non possono permettersi di assumere a vita ogni volta che hanno bisogno di una persona.
In passato la situazione era diversa, credo, soprattutto per l'andamento dell'economia che era orientata comunque verso la crescita: se sai che nel tempo gli affari crescono, puoi anche permetterti di fare investimenti "a vita" sul personale. Oggi che le cose sono molto più incerte, chiaramente, le cose vanno diversamente.
E' comunque una necessità sentita da tempo questa, dato che il lavoro precario è stato introdotto da Prodi a fine anni novanta.
Riguardo ai controlli sull'abuso dei contratti a progetto (per quel che vedo, almeno il 95% dei casi per essere ottimisti), nessuno li fa perchè allo stato non conviene farli, dato che è il primo utilizzatore di falsi contratti a progetto nel pubblico.
Tra l'altro ci tengo a sottolineare che è stato proprio grazie alla riforma del governo Berlusconi con il passaggio dai contratti di collaborazione continuata ai contratti a progetto che si è potuto intervenire su situazioni paradossali come quelle dei call center.