"Ma questa destra smacchiata a Fiuggi chi la vole? La verità é che An é diventata 'na monnezza, gliel'ho detto a Fini: "Alle prossime elezioni i nostri, che son rimasti fascisti nell'anima, non ti voteranno più, mejo Berlusconi"... Sono troppo fascista per assistere a questi bla bla... Creda a me. An potrà pure sedere a tavola ma non al tavolo che conta. A me la gente che cambia idea nun me piace. Nell''83 Fini faceva il saluto romano... E i nostri non lo voteranno più. Voteranno Berlusconi. Sul piano umano é meglio. E' uno che non ha mai celebrato la Resistenza, mentre Fini non si é perso un 25 aprile... Sò amico de Gasparri... Nessun dubbio. Il mio idolo é Bertinotti. Se fossi dall'altra parte lo voterei" (
Giuseppe Ciarrapico, "La Repubblica", 11 luglio 2005)
"Non esistono, i diari di Mussolini. Dunque non é possibile che siano quelli adesso al centro dell'attenzione. Mi sono occupato a lungo del Duce e posso assicurare che questa storia non sta né in cielo né in terra... Stimo moltissimo Dell'Utri. E' un amico di grande qualità. Magari stavolta rischia di essere un po' imprudente" (
Giuseppe Ciarrapico, "L'Espresso", 22 febbraio 2007)
"'sta destra imbalsamata... Ma chi la vole? E' 'na monnezza... Del resto diciamocelo in faccia, la democrazia non é certo il migliore dei sistemi... Fini é un ometto impettito e deprecabile, un islamico-sionista, un furbetto... Guardi, io quell'uomo l'ho sempre detestato, An non esiste più, finita. La destra nn esiste più, e Fini non é il colpevole unico, il resto della truppa non é diversa da lui, Gasparri tiene famiglia, La Russa poi. Gli altri? Francamente li trovo impresentabili" (
Giuseppe Ciarrapico, "La Stampa", 14 marzo 2007)
"Fare il senatore di Roma a chi per una vita ha studiato e onorato la bandiera della Civiltà romana ha il senso del coronamento finale, del passo che conclude un cammino lungo... Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici... Di Fini non conservo alcun interesse politico. La sua alleanzuccia non mi è mai piaciuta. Mi sono tenuto lontano e ho fatto bene... Con Berlusconi l'amicizia è di antica data. E il suo ingegno è davvero raro. Sabato al Palalido di Milano ho conosciuto la potenza di questo movimento" (
Giuseppe Ciarrapico, "La Repubblica", 10 marzo 2008)
http://www.repubblica.it/2003/k/rubr...ar/12-mar.html