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Old 07-03-2008, 09:32   #68
LucaTortuga
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Originariamente inviato da Gio22 Guarda i messaggi
nn mi sembra che a loro interessi il rispetto.

sono un pò come i cattolici del medioevo,pronti a partire x il mondo;
con la parola o la spada gli altri dovranno accettare la parola di
maometto.
Non mi sembra che nessuno glielo offra nemmeno, questo rispetto.
Salvo alcune lodevoli eccezioni, il mondo occidentale ha da sempre mostrato una certa ostilità nei confronti dell'Islam.
Non ci si può aspettare di essere ripagati con una moneta diversa.

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Originariamente inviato da Gio22 Guarda i messaggi
da noi si fà meaculpa ,GIUSTAMENTE,visto il nostro passato colonialista,ma nessuno dice a chiare lettere:
"siccome noi abbiamo imparato che sottomettere o avere voglia di comandare
altri popoli e culture,nn è giusto,questo nn significa che gli altri lo abbiano capito"
Insomma, io non la vedo tutta questa consapevolezza anti-coloniale dei paesi occidentali (vedi l'attualissimo e vitale colonialismo statunitense).
In ogni caso, quanti secoli, quanti morti e quante ingiustizie ci sono volute per farci capire questo (e non lo abbiamo ancora capito tutti)?

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Originariamente inviato da Gio22 Guarda i messaggi
possiamo dire quel che vogliamo,ma se uno viene qui e prima ancora di avere una vita economica dignitosa,comincia anzitutto col pretendere luoghi di culto
in ogni dove e di ogni grandezza,o nella sua vita il benessere nn è tutto, e allora sarebbe un discorso tutto da approfondire,oppure nn è qui con l'intenzione di tollerare o rispettare chi è diverso.
Non vedo proprio cosa ci sia di male nel chiedere un luogo per pregare.
E' una cosa che a me non interessa, ma come capisco l'esigenza di mia madre di andare a messa anche quando si trova in giappone, posso tranquillamente capire la stessa esigenza di un musulmano in Italia, senza automaticamente collegare la moschea ad una centrale di propaganda terrorista (che poi qualche volta capiti è un altro discorso, ma non lo si può imputare alla legittima pretesa di un luogo di culto).
Uno dovrebbe rinunciare alla propria fede solo perchè è emigrato?
O, peggio ancora, ci dovrebbe rinunciare solo perchè nel suo paese di provenienza non c'è tolleranza verso le altre religioni?
Niente di più sbagliato, imho.
Se loro sono più attardati nella corsa verso la civilizzazione, non ha senso mettere la marcia indietro per raggiungerli (come vorrebbe chi, forse invidiando i loro regimi teocratici, fomenta lo scontro di civiltà cercando di radicalizzarlo in una guerra di religioni); è molto più produttivo aspettarli cercando di mostrare la via, di dare un esempio positivo di tolleranza.
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960).

Ultima modifica di LucaTortuga : 07-03-2008 alle 09:39.
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