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Originariamente inviato da danyroma80
no, virtualizzare un sistema operativo per eseguire un'applicazione specifica per un dato OS è un qualcosa di veramente pesante.
Wine non è un emulatore, ma solo un layer software che reinterpreta le chiamate alle api di windows per adattarle a quelle di altri sistemi opertativi. Effettua praticamente una "banale" traduzione delle chiamate senza dove emulare l'intero sistema opertivo originale e quindi è un processo molto più efficiente di una virtualizzazione vera e propria.
Guardandolo nell'ottica "passo a linux, ma c'è qualche applicazione windows alla quale non posso rinunciare", wine è la soluzione ideale.
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veramente se usi una delle ultime cpu con integrato il supporto per la virtualizzazione non è che ci sia tutto questo performance hit