Ho sfogliato un pochino i protocolli analitici.
Il primo test e' effettivamente solo indicativo (traccia la possibile presenza di droghe e/o metaboliti, se non ho capito male), mentre la determinazione quantitativa avviene sempre in un secondo momento.
I primi test sono di solito di tipo immunochimico e non sono specifici, ma tracciano la presenza di un gruppo di stupefacenti o loro metaboliti. Si possono bassare su tecniche visuali o strumentali, ma non sono atti a stabilire una diagnosi: vengono usati per diminuire drasticamente il numero di campioni da analizzare con tecniche piu' lente, precise e costose.
In particolare i test eseguiti sui capelli vanno presi con le pinze, in quanto particolarmente sensibili alla contaminazione ambientale (se uno si fuma una canna vicino a te risulti positivo anche tu).
Il test davvero incontestabile e' quello di secondo livello, che avviene utilizzando come tecnica di riferimento la Gas Cromatografia - Spettrometria di Massa (GCMS), tecnica precisissima ed incredibilmente sensibile.
Dunque, se davvero il secondo test non e' stato performato, hanno ragione i poliziotti, in quanto il primo e' da ritenersi analiticamente solo indicativo.
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio)
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