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Old 07-02-2008, 10:04   #1
Sp4rr0W
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Diventa leghista a 98 anni

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PIEVE TESINO. È nato a Pieve Tesino il 29 aprile 1910, quando il paese che diede i natali a Alcide Degasperi (col quale il padre aveva frequentato le scuole del paese) era l'estremo lembo dell'impero asburgico di Francesco Giuseppe. E ieri, dopo quasi un secolo di vita, Erminio Caramelle è stato festeggiato in qualità di tesserato più anziano della Lega Nord. Diventando anche il presidente onorario della locale sezione di Tesino-Bieno: «È un premio alla storia di Erminio - ha spiegato il segretario Dario Granello - una persona che ha mantenuto una lucidità politica invidiabile e una volontà d'impegno sociale non comuni».

Per l'occasione, oltre ai molti cittadini della valle, erano presenti i maggiori esponenti locali del partito: a cominciare dai parlamentari Divina e Fugatti oltre al "senatore" per antonomasia, il consigliere provinciale Enzo Boso Obelix. Una festa sobria anche se non priva di alcuni riferimenti alla politica attuale, sia nazionale che provinciale. Ma le osservazioni più salaci, però, sono state quelle del neo presidente onorario: che, a due anni dal traguardo secolare, si era presentato in anticipo alla pizzeria Cima d'Asta per leggere, come di consueto, i giornali. E si è dimostrato lucidissimo e ricco di spunti, di storia e di politica: «Per me Bossi è come Francesco Giuseppe. Rivedo in lui la politica tipica della casa d'Austria che metteva al centro il rispetto del cittadino: all'epoca si era definiti sudditi, ma si era più rispettati di adesso chi veniamo chiamati cittadini». Musica per le orecchie dei leghisti presenti. Commossi, come hanno sottolineato i parlamentari «nel sentire che una persona così bella e vivace, abbia deciso di dedicare le energie e il tempo che dispone per impegnarsi a fare qualcosa per la Lega e per la comunità».

E sì che Erminio Caramelle di cose ne avrebbe fatte e viste già molte nella sua lunga vita. Profugo durante la prima guerra mondiale, prima a Padova e poi a Pedavena: qui conobbe, serbandone un vivo ricordo benché ancora bambino, il principe Carlo, erede di Francesco Giuseppe. Incontrò più volte Mussolini, avendo fatto prima il servizio militare, nel 1931-32, e poi, da richiamato (nel 1935), tutta una serie di guerre. L'esperienza bellica si concluse dopo otto anni, nel 1943, facendo ritorno da Nikolajewka con i reduci della Tridentina, dopo essersi fatto tutta la campagna di Russia. Ha visto la Resistenza ed è passato attraverso la prima e la seconda Repubblica italiana. E ora, alle soglie del secolo, «visto che le cose non sono cambiate in meglio, ho deciso di impegnarmi con la Lega per cambiare». Anche se seguire Bossi per recuperare Francesco Giuseppe contiene un po' di ritorno al passato, i seguaci di Alberto da Giussano, che pure combatté un altro imperatore, il Barbarossa, sono decisi ad andare fino in fondo, per salvare le tradizioni. E forse anche per aprire un fronte con il Patt. Chissà se a Bezzi e compagni sono fischiate le orecchie.

(06 febbraio 2008)
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