Mamma mia
I casi sono 2: o mi sto rincoglionendo...e data l'età e lo stress metropolitano è possibile, oppure sta succedendo una magia, ma una di quelle magie che poi fanno esultare i redattori e i giornalisti che scrivono di alta fedeltà...a volte pure per oggettini apperentemente insignificanti, paragonati ai "mostri sacri" dell'alta fedeltà...Vedere T-Amp e derivati
Canzone: "Sorry seems to be the Hardest Word", di Elton John, incisa nel 1979 e rimasterizzata da Gus Dudgeon nel 1995...canzone che ascolto da 25 anni.... Avevo il vinile di questa canzone, maledizione! La conosco come la mie tasche...
Bene.... L'attacco in "fade in" di pianoforte e archi e l'attacco struggente, commovente e commosso di Elton... Il pianoforte e le dita di Elton che lo accarezzano sono davanti a me, a direi un 3 metri di distanza, oltre il muro della mia stanza....Anzi il muro non c'è proprio

C'è un palcoscenico, e l'orchestra dietro a dare pennellate di archi, strings elettrici e acustici. La voce è calda, mai invadente, eppure collocata in uno spazio virtuale avulso da qualsiasi "overwhelm".... Il pianoforte è preciso, riconoscibile in ogni sua nota, ma vellutato....No, no non per mancanza di analisi, ma perché quello era l'effetto che gli si è voluto dare...Ancora una volta Juli@ cambia....si perché ho la netta sensazione che come un "valvolare" di razza debba scaldarsi...e all'interno del mio case può farlo con facilità...
Ormai il suono artificiale della X-Fi è lontano....Quegli alti cristallini, anzi oserei dire "vetrosi" stanno scomparendo dalle elaborazioni del mio cervello.... Sto (ri)ascoltando la musica per quello che è, nel bene e nel male....Arpeggi di chitarre in lontananza, effetti al sintetizzatore che ogni tanto fanno capolino, echi, riverberi...tutto esattamente come è stato inciso...come è stato voluto in fase di mixing\mastering....
Elton John ha smesso, finito il suo concerto privato, da camera....
E' mezzanotte, l'ora delle streghe, e del sano Metal.....Ecco che i James Hethfield mi richiama all'ordine
Arriva l'uomo nero, entra in casa....."Enter Sandman"......
L'attacco, il riff di chitarra è quasi tranquillizzante, poi in sottofondo il tocco dei "piatti" che si fa sempre più serrato.... e improvvisamente inizia lo stupro della "pearl" da parte di Lars Ulrich, con le "pelli idrauliche" che vengono sottoposte a violenza immane. Starete pensando che Juli@ sia troppo moscia? Ha ha ha, niente di più falso! L'attacco di "enter Sandman", tratto dal "Black Album" versione "Rimasterizzata" su Cd Oro dalla "Original Master Recording" è esattamente quello che avevo in testa, quando lo ascoltavo sul mio impianto, "mutatis mutandis" ovviamente....La precisione è metronomica, le voci presenti, un ruggito liberatorio, ma mai fastidioso, le chitarre ad accompagnamento leggermente in secondo piano....Basso e batreria a livelli stratosferici....Sto cominciando a capire che il vero "collo di bottiglia" è rappresentato dall' impianto a valle e non certo da Juliet...
La ricostruzione del Soundstage e di quel leggero riverbero in "enter Sandman" è mirabile, figlia degli ascolti più blasonati e importanti... il confornto con la X-Fi è impetoso, tanto che ora faccio fatica ad ascoltare certe canzoni perché viziato dalle "sporcature" di Creative, dai giochetti del Dsp che (ora ne sono certo) arrivavano a stravolgere l'intero senso di una canzone....
La mia mente ora deve ripescare nel lontano passato certi suoni, certi Missaggi, che un tempo conoscevo bene, ma dopo 3 anni di Creative si erano persi nelle nebbie della mia memoria...Un suono naturale, piatto nel senso più nobile del termine, un suono Monitor,,,un suono PROFESSIONALE
A presto con altre impressioni di ascolto