3 gennaio 2008
Una famiglia leccHese al di sopra di qualsiasi sospetto, residente in un luogo lontano da quelli oggetto d'inchiesta e amica dell'avvocato difensore si sarebbe offerta di ospitare in regime di arresti domiciliari Azouz Marzouk.
Nei prossimi giorni il legale di Azouz Marzouk (il tunisino inizialmente accusato della strage di Erba in cui ha perso moglie e figlio e arrestato un mese fa per spaccio di stupefacenti) chiederà infatti gli arresti domiciliari per il suo cliente, che una famiglia lecchese si offre di ospitare.
È stato lo stesso avvocato, Roberto Tropenscovino, a confermarlo al al quotidiano La Provincia di Como.
L'istanza era già annunciata qualche settimana fa, nei giorni immediatamente successivi l'arresto, avvenuto nell'ambito di un'operazione della guardia di finanza che ha portato in carcere altre sette persone, quasi tutti parenti o conoscenti di Marzouk.
L'inchiesta iniziata due anni fa, tuttavia, non è ancora chiusa, dato che è stata chiesta ed ottenuta una proroga delle indagini preliminari sino alla fine di febbraio.
"Spero che questo non sia di ostacolo alla concessione dei domiciliari - ha detto il legale - anche perchè Marzouk intende partecipare al processo per la strage" contro Olindo Romano e Rosa Bazzi, che si aprirà il 29 gennaio prossimo a Como.
Azouz ha trascorso questo mese nel carcere di Vigevano e, secondo l'avvocato, ne ha approfittato per scrivere il suo memoriale, del quale era stata ventilata anche una possibile pubblicazione.
http://www.loccidentale.it/node/11260