Quote:
Originariamente inviato da Wolfgang Grimmer
lol
La storia della musica in quei periodi la facevano Stockhausen, Ligeti, Henze.
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Non per far polemica, ma al solito nei tuoi post citi solo la musica classica, il jazz lo snobbi sempre.
Ti piaccia o no, il jazz ha caratterizzato questo ventesimo secolo ben più della musica classica. Per alcuni studiosi il jazz è stato il più importante contributo culturale degli USA al ventesimo secolo, più del cinema o di altri generi musicali.
Una visione della musica troppo bianca, classica ed eurocentrica la tua.
E non solo la tua, intendiamoci.
Uno dei tratti più caratteristici del bianco occidentale è sempre stata la sua fanatica e irriducibile tendenza a considerare le sue idee sul mondo come le più desiderabili, e ciò lo ha portato fatalmente a considerare dei selvaggi o dei nemici coloro che non aspirano ai suoi stessi ideali o almeno non li apprezzano
da LeRoi Jones: Il popolo del blues
E Adorno (che hai in signature) disprezzava il jazz.
E su questo esiste pure una tesi di laurea:
http://www.tesionline.it/default/tesi.asp?idt=13737
Per un famoso critico musicale classico, l'italiano Giulio Confalonieri, il jazz è la musica più vitale, libera e rappresentativa dell'epoca contemporanea. Al contrario Theodor Adorno, nei suoi scritti, tratta il jazz alla stregua di tutta la musica popolare, come un prodotto dell'establishment commercial-culturale, e pertanto lo considerava "cattiva musica".
(da
http://it.wikipedia.org/wiki/Jazz )
E non mi pare che Gershwin, Copland, Cage e Villa-Lobos siano meno importanti dei tre compositori che hai citato, anche se hanno il 'difetto' di non essere europei.