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Originariamente inviato da diabolik1981
Tu la vedi dal punto di vista del programmatore, ma da quello di occupazione di mercato la frammentazione è un grosso problema alla diffusione. Per questo torno a ripetere che con l'appoggio di Dell a Ubuntu si spera in una maggiore compattazione.
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Questo è vero, ma devi considerare una cosa: ci sono 1000 e più distro, ma molte sono solo prodotti amatoriali, fatte per studio o interesse o voglia di fare esperimenti, ma quelle non si contano, sono solo dei progetti fini a se stessi.
Le distro principali sono una decina e si sceglie tra quelle:
Debian o CentOS per sistemi stabili
SuSE o RedHat per enterprise
Slackware, Gentoo, Arch per smanettoni
Fedora, Mandriva, Ubuntu per utenti normali
e basta, le altre sono solo prodotti di nicchia per chi ha l'esigenza di qualcosa di particolare o versioni leggermente modificate della distribuzione da cui derivano, ad esempio UfficioZero è una Ubuntu con preinstallati tutti i programi che si usano solitamete in ufficio, cosi se uno gli serve ha già tutto pronto, e cosi molte altre.
Di quelle 1000 distro devi considerare solo la decina di ceppi importanti da cui derivano le altre, se un utente deve scegliersi a sua distro non deve cercare tra tutte e mille, ma solo tra quelle quattro più importanti.
Seriamente, alla fine la scelta degli utenti 'desktop' ricade tra Ubuntu , Mandriva o OpenSuse, o qualche versione modificata che magari ha già installato qualche programma che fa comodo, non è che ci sia da perdersi in chissà quale labirinto.
Riguardo la possibilità di fare pacchetti per più distro, per esempio se voglio installare Nero su Linux vado qua:
http://www.nero.com/ita/downloads-linux3-trial.php
scelgo se mi serve un RPM o un DEB, lo scarico, ci faccio doppio click sopra e lo installo.
Se lo script di ^TiGeRShArK^ non funziona è colpa di chi l'ha fatto, i metodi per fare pacchetti multi-distro ci sono.