View Single Post
Old 14-12-2007, 14:26   #2
d@vid
Senior Member
 
L'Avatar di d@vid
 
Iscritto dal: Jan 2005
Città: Napoli
Messaggi: 2424
k=j(α+jβ)


giacchè nel dominio del numero d'onda un'onda e.m. piana la puoi scrivere come E0exp(-j<k,r>), si deduce che α tiene conto dell'attenuazione che l'onda e.m. incontra durante la propagazione (infatti α è l'esponente del fattore exp(<α,r>) ), che è un esponenziale ad esponente reale negativo per r>0 ), mentre β tiene conto della propagazione (infatti β è l'esponente del fattore exp(-j<β,r>) )

nella propagazione guidata, si sottintende fissata la direzione di propagazione, che è quella dello sviluppo longitudinale della struttura: lungo tale direzione si orienta l'asse z del sistema di riferimento cartesiano, cosìcchè i prodotti scalari precedenti diventano <k,r>--> kz e <α,r>--> αz, <β,r>--> βz

(tipicamente, nella propagazione guidata la quantità α+jβ è indicata con γ (per cui risulta γ=jk), con il che un'onda e.m. piana si esprime anche come V0exp(-γz) (se in tensione) o I0exp(-γz) (se in corrente), che è sostanzialmente quanto precisato da Antonio23


ciao

ps k (modulo di k) lo puoi anche scrivere come 2π/λ (dalla relazione λf=c) e si dice "numero d'onda" (k è il "vettore d'onda"). β è la sua parte reale (ovvero, se usi la nomenclatura della propagazione guidata, β è la parte immaginaria di γ)
__________________
~ ~ ho concluso con: capzero, DarkSiDE, Iron10, 12379, Hyxshare, Gort84, kristian0, scrafti, as2k3, gegeg, Kyrandia, Feroz, asta, nyko683, mstella, 00700, WotanBN, [COLOR=]Warez[/color], sesshoumaru, ...
nel we potrei non essere davanti al pc

Ultima modifica di d@vid : 14-12-2007 alle 14:34.
d@vid è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso