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Unione, regalo alle Coop agricole:
non dovranno più pagare l’Ici
di Felice Manti - sabato 08 dicembre 2007, 08:45 Stampa Dimensioni Invia ad un amico Vota1 2 3 4 5 Risultato
Milano - Le cooperative incassano un altro bonus: niente Ici sugli immobili destinati per i fabbricati strettamente legati all’attività delle cooperative agricole, come rimesse, capannoni e depositi. Un «buco» da qualche milione di euro per le casse già esangui dei comuni italiani, soprattutto per quelli delle regioni rosse dove sono concentrate la maggioranza delle coop agricole, che già protestano. L’inatteso regalo è contenuto nel decreto legge allegato alla manovra finanziaria 2007, grazie a un emendamento presentato in commissione Bilancio dal deputato dell’Italia dei Valori Luciano D’Ulizia, componente della Commissione Agricoltura della Camera. «Questa misura - secondo l’esponente dipietrista - mette fine a un annoso contenzioso legato alla inesatta applicazione dell’Ici, peraltro sancita da diverse sentenze della Corte di Cassazione, che discrimina tra imprenditore agricolo e imprenditore agricolo cooperatore». Gli immobili che godranno dell’esenzione, secondo la norma approvata dal Parlamento, saranno quelli considerati «rurali», come già avviene per le società agricole non cooperative. Da un lato quindi l’Unione si infuria per i benefici sull’imposta comunale concessa ai luoghi di culto, con tanto di protesta e richiesta di intervento davanti all’Unione europea, dall’altra estende l’esenzione a cooperative che gravitano nell’orbita della galassia rossa Legacoop-Unipol.
Ma quante sono le cooperative agricole in Italia? Sono poco più di 5mila, la maggior parte delle quali ha una dimensione medio-piccola. Solo un terzo delle aziende fa capo alla Legacoop e sono concentrate nelle regioni rosse. Nel 2006, secondo i dati forniti da AgriSole e da Confcooperative, il fatturato del settore è stato superiore ai 31 miliardi di euro, con quasi 100mila addetti e oltre 750mila soci.
Il danno per le casse comunali si annuncia consistente. Ancora non è possibile fare una stima, ma secondo le prime analisi l’ammontare complessivo dell’esenzione sarà di circa il 5% dell’importo legato all’Ici. In alcune regioni come l’Emilia Romagna il buco ammonterebbe a una decina di milioni di euro, con la sola provincia di Ferrara dove l’ammanco sarebbe tra i 2,5 e i 3 milioni di euro. E sono proprio le regioni rosse quelle che negli ultimi anni hanno deciso di aumentare le aliquote Irpef. Non si può escludere che la voragine nei bilanci possa essere colmata con un ulteriore inasprimento della pressione fiscale a carico dei cittadini.
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Bene avanti cosi' ...