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Originariamente inviato da Malek86
La generazione di "non-giocatori", proprio perchè sono non-giocatori, non gli interessano le macchine da gioco. Non importa quanta pubblicità possano farci su. Quindi, serve un medium (in questo caso, il casual o hardcore) che si compra la console per giocarci "come giocatore", e poi la presenta ai non-giocatori. I quali magari si divertiranno con i non-giochi tipo Brain Training. Ma per farlo, occorre un Mario e uno Zelda. Quindi, secondo me, la Nintendo non può (e quindi non succederà) abbandonare i casual/hardcore.
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Ummmm, sì e no. Questo può essere vero per il Wii, che ha venduto tantissimo grazie al passaparola, e il passaparola l'hanno fatto partire i fan Nintendo che hanno comprato la console per le serie classiche. Ma non è vero per il DS, non dirmi che vende decine di milioni di pezzi grazie a Phantom Hourglass... li vende proprio per Brain Training e Nintendogs, anche se qui parte del merito va al prezzo ridotto, che permette a tanti di comprarla anche solo per curiosità (e anche la pirateria fa la sua parte).
Quindi mi faccio due domande:
- la Nintendo in futuro avrà ancora bisogno dei suoi brand classici oppure i nuovi classici saranno Wiifit e compagnia?
- chi si avvicina ai videogiochi per la prima volta grazie a Wii Sports (nome simbolico) sarà poi spinto a provare qualcosa di più complesso/impegnativo oppure rimarrà sempre in superficie? questo tipo di titoli sono una buona introduzione al mondo dei videogiochi o, al contrario, allontanano chi li apprezza dalla vecchia scuola?
sulla prima domanda si gioca la strategia futura di Nintendo, sulla seconda la strategia futura di... tutti!