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Old 01-12-2007, 11:23   #8
gaxy
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Iscritto dal: Feb 2006
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Quote:
il carcere deve distruggere...
A parte tutto il discorso (che è sicuramente molto meno semplicistico di come qui si vuol far apparire), questa è una visione perlomeno medievale della cosa...
E' già nell'epoca illuminista (metà XVIII secolo!) infatti che Cesare Beccaria nel suo "Dei delitti e delle pene" afferma che il fine della detenzione E' la rieducazione (e non la vendetta nè l'afflizione)!

Oppure torniamo pure direttamente alla pena di morte sulla pubblica piazza dimostrando i grandi progressi della civiltà!

Quote:
Della pena di morte

Questa inutile prodigalità di supplicii, che non ha mai resi migliori gli uomini, mi ha spinto ad esaminare se la morte sia veramente utile e giusta in un governo bene organizzato. Qual può essere il diritto che si attribuiscono gli uomini di trucidare i loro simili? Non certamente quello da cui risulta la sovranità e le leggi. Esse non sono che una somma di minime porzioni della privata libertà di ciascuno; esse rappresentano la volontà generale, che è l'aggregato delle particolari. Chi è mai colui che abbia voluto lasciare ad altri uomini l'arbitrio di ucciderlo? Come mai nel minimo sacrificio della libertà di ciascuno vi può essere quello del massimo tra tutti i beni, la vita? E se ciò fu fatto, come si accorda un tal principio coll'altro, che l'uomo non è padrone di uccidersi, e doveva esserlo se ha potuto dare altrui questo diritto o alla società intera?

Non è dunque la pena di morte un diritto, mentre ho dimostrato che tale essere non può, ma è una guerra della nazione con un cittadino, perché giudica necessaria o utile la distruzione del suo essere. [...]
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