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Old 30-11-2007, 13:25   #10
ania
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Iscritto dal: Nov 2006
Messaggi: 1886
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Originariamente inviato da D.O.S. Guarda i messaggi
la politica di questo papa ormai si capisce assai bene e non merita interesse.
arrivati a questo punto penso che ignorare sia l'unica strategia possibile... il tempo farà il resto
Se vivessi in un Paese diverso dall'Italia, potrei pensare al Nord Europa, o alla Francia, o alla Spagna, allora -forse- potrei pure riuscire ad ignorare, ma non ne sono poi tanto sicura, visto come sono fatta.
Ma vivendo in Italia, e viste le ingerenze della Chiesa su quello che è -o almeno dovrebbe essere- uno Stato laico, preferisco conoscere tutto.

Link all' enciclica :
http://www.adnkronos.com/IGN/Assets/..._spe_salvi.pdf
file in formato .pdf

http://www.adnkronos.com/IGN/Cronaca/?id=1.0.1616690662
Quote:
Seconda enciclica di Benedetto XVI: ''Non è la scienza che redime l'uomo''
''Marxismo e Illuminismo sono speranze terrene fallite'', scrive il Santo Padre in 'Spe Salvi'.
Sull'ateismo: ''E' una protesta contro Dio e le ingiustizie del mondo''.
Nel documento, diffuso oggi dal Vaticano, gli insegnamenti per indurre l'uomo contemporaneo a sperare.


Città del Vaticano, 30 nov. (Adnkronos/Ign) - Il cristianesimo è la speranza che spalanca all'uomo le porte scure del tempo. E' questo uno dei concetti chiave della nuova enciclica di Benedetto XVI (nella foto) dal titolo 'Spe salvi', salvati nella speranza , diffusa oggi dal Vaticano (LEGGI IL TESTO COMPLETO).

Il testo, lungo 77 pagine, è la seconda enciclica di Papa Ratzinger, dopo 'Deus Caritas est', in cui il Pontefice spiegava ai cristiani in cosa consiste l'amore di Dio. In 'Spe salvi', invece, sono racchiusi gli insegnamenti per indurre l'uomo contemporaneo a sperare.

''Non è la scienza che redime l'uomo, l'uomo è redento mediante l'amore'', scrive il Papa, descrivendo il senso della speranza cristiana in un'epoca dominata dalla fede nella scienza e nella tecnica. ''La restaurazione del Paradiso perduto non si attende più dalla fede ma dal progresso tecnico scientifico, da cui - si ritiene - potrà emergere il ''regno dell'uomo''. La speranza diventa così ''fede nel progresso''. ''Ma l'uomo - spiega il Pontefice - non può mai essere redento semplicemente dall'esterno''.

La redenzione mediante l'amore, spiega il Papa, ''vale già nell'ambito puramente intramondano''. ''La vera grande speranza dell'uomo, che resiste nonostante tutte le delusioni, può essere solo Dio, il Dio - continua - che ci ha amati e ci ama tuttora sino alla fine''.

E' la speranza, afferma papa Ratzinger, che permette a tanti cristiani di affrontare le persecuzioni e il martirio opponendosi ''allo strapotere dell'ideologia e dei suoi organi d'informazione'' rendendoli così capaci di rinnovare il mondo.

Il Marxismo e l'Illuminismo, scrive il Pontefice, sono le due grandi speranze moderne dell'uomo che si sono contrapposte alla visione cristiana, hanno cioè relegato Cristo e la fede in un ambito individuale affinché il campo della storia fosse governato solo dall'uomo e dai suoi disegni di felicità. Ma tali prospettive sono miseramente fallite.

Benedetto XVI analizza le utopie terrene che hanno cercato di sostituire Dio: ''Due tappe essenziali della concretizzazione politica di questa speranza'' sono state la Rivoluzione francese e quella marxista. Di fronte agli sviluppi della Rivoluzione francese, ''l'Europa dell'Illuminismo ha dovuto riflettere in modo nuovo su ragione e libertà''. La rivoluzione proletaria d'altra parte ha lasciato ''dietro di sé una distruzione desolante''. ''L'errore fondamentale di Marx'' è stato questo: ''Ha dimenticato l'uomo e ha dimenticato la sua libertà. Credeva che una volta messa a posto l'economia tutto sarebbe stato a posto. Il suo vero errore è il materialismo''. ''Diciamolo ora in modo molto semplice - scrive il Papa - l'uomo ha bisogno di Dio, altrimenti resta privo di speranza''.

L'ateismo dell''800 e del '900 è una forma di moralismo: è una protesta contro le ingiustizie del mondo che proprio per questo non può essere opera di Dio. Ratzinger prova a spiegare perché di fronte alle correnti del progresso sia entrato in crisi il pensiero del Giudizio di Dio. ''Se di fronte alla sofferenza di questo mondo - osserva nella sua analisi il Pontefice - la protesta contro Dio è comprensibile, la pretesa che l'umanità possa e debba fare ciò che nessun Dio fa né è in grado di fare, è presuntuosa e intrinsecamente non vera''. ''Che da tale premessa - prosegue - siano conseguite le più grandi crudeltà e violazioni della giustizia non è un caso, ma è fondato nella falsità intrinseca di questa pretesa. Un mondo che si deve creare da sé la sua giustizia è un mondo senza speranza''.

La nuova enciclica del Papa, afferma Padre Federico Lombardi in una nota diffusa oggi dalla Sala stampa vaticana, si pone ''ancora una volta in una prospettiva di dialogo, di aiuto reciproco fra ragione e fede'' e vi si afferma "il principio di un'autocritica dell'età moderna in dialogo con il cristianesimo''.
Ania

Ultima modifica di ania : 30-11-2007 alle 16:38.
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