Quote:
Originariamente inviato da Bugs Bunny
è una cazzata.
Basta farsi una nuova casella email e cancellare quella vecchia e il problema magicamente sparisce.
Basta che la gente usi webmail che i virus non possono leggere la rubrica.
Mi sorprendo che html scriva queste cose, lo reputavo un sito serio.
Per chi non ha capito,in un pc infetto da questo "virus",il malware recupera tutti gli indirizzi email nella rubrica e inizia a mandarvi un numero infinito di e-mail, rendendo inutilizzabile la casella e offrendo la cessazione dell'attacco se l'utente colpito acconsente ad infettarsi.
e questa secondo html sarebbe lafine del mondo informatico...
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Ciao.
Mi permetto di difendere l'articolo e la testata:
Primo: cambiare il proprio indirizzo email non è proprio una bella cosa... è chiaramente un fastidio, sia per te che per chi deve aggiornare la propria rubrica (e a molti non piace indispettire amici/amiche/clienti/fornitori...) e non sempre è possibile (per esempio se è una mail di lavoro, l'affare si complica, anche se è certamente possibile continuare a cambiare indirizzo...)
...ma poi fino a quando saresti al sicuro? basta una mail forwardata che contenga il tuo nuovo indirizzo e che finisce nelle grinfie di un sistema infetto, e sei da capo a dodici...
Secondo: a parte il fatto che un virus è in grado di prendere gli indirizzi email anche dalle email stesse e non solo dalla rubrica, è vero che il virus non riuscirebbe a carpire nuovi indirizzi da chi usa una webmail... tuttavia questo non ha alcun legame col fatto che il tuo indirizzo sarà certamente presente nella rubrica di qualcun altro che usa un client standard e che (se si infetta) sarà perfettamente in grado di inondare la tua casella webamail con centinaia di messaggi casuali. Il fatto che il virus con te non possa funzionare, in pratica non ti salva, ed è questa la distruttiva novità di un virus del genere.
In sostanza, se TUTTI usassero una webmail immune da virus, avresti ragione, mentre noi viviamo in un mondo dove milioni di persone usano un client di posta...
E dato che a "salvarsi" dal mailbombing saranno proprio coloro che usano un client (in quanto infettabili) il discorso webmail=salvezza si inverte completamente, perchè la salvezza dal virus significa automaticamente la "morte" per mailbombing.
Per cui dubito che la gente decida di migrare su una webmail quando sa che con quella è condannato a subire il mailbombing, no? non è nella natura umana sacrificarsi per un beneficio lontano nel tempo ("Io passo alla webmail e quando tutto il mondo sarà passato alla webmail i virus non esisteranno, nel frattempo, rinuncio a leggere e scrivere email, in fiduciosa attesa che il mondo capisca...")
A logica, avverrà l'esatto contrario: chi usa una webmail, se non sarà salvato (in un modo ancora non chiaro) dal proprio gestore, sarà costretto a passare su un client infettabile (o a cambiare continuamente indirizzo, ovviamente...)
Terzo: "la fine del mondo informatico" non viene affatto prospettata, viene solo ipotizzato un incremento esponenziale del traffico email (molti PC infetti che generano un traffico centinaia e forse migliaia di volte superiore alla norma) che potrebbe sovraccaricare sia i server di posta, ovviamente, ma anche i server DNS, dai quali tutta internet e non solo la posta, praticamente, dipende.
A tua disposizione per qualsiasi chiarimento.
Ciao,
Diego