Ora viene fatto passare come "scoop" perchè è uscito un articolo su focus, in realtà è un fatto già noto e dibattuto da tempo: gli autori hanno scritto un libro, "Dossier Sputnik:...Questo il mondo non lo saprà", che racconta sia di questi fatti sia delle persecuzioni subite dagli autori da parte dell' URSS, e siamo nei primi anni '60. Secondo le lori tesi (e io ci credo, per quanto possa importare) ci furono dei morti sia prima di Gagarin (27/11/60 e e altri dal 2/2/61 in poi, Gagarin andò in orbita il 12/4/61) sia dopo lo "storico" viaggio (il16/5/61 fu lanciata una capsula con due uomini e una donna, che si disintegrò il 23/5/61 al rientro, con voce della donna registrata dai due), e chissà se altri lanci sono sfuggiti ai radioamatori.
Questo per me non toglie nulla alla fantastica corsa (sfrenata

) allo spazio di quegli anni, ma non è altro che l'ennesima conferma di quale fosse la politica dell' impero russo in quegli anni; impero spietato e votato alla propaganda di facciata, ma con una povertà e miseria morale di fondo inconcepibile.