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Originariamente inviato da gigio2005
premesso che per me bisognerebbe abolire i test d'ingresso
trovo piu' giusto che vi siano PIU' domande di cultura generale (e logica) (cultura generale nel senso di cultura generale...non "qual e' la superficie della svezia?") che domande di biologia sulla riproduzione dell'alga abissale dell'antartide
queste cose si impareranno poi durante gli anni di universita'
ps: (che poi oggi come oggi si impara piu' durante il mese di tirocinio dal medico di base che in 6 anni di medicina)
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Il punto è che spesso le domande di cultura generale/logica/comprensione vorrebbero misurare in qualche modo l'attitudine al ragionamento, alle capacità logiche e roba del genere. Ma spesso non credo ci riescano, non mi sembra siano metodi scientifici che poggino su qualche base. Io di psicologia non me ne intendo, ma nutro profonda avversione per quei tipi di test stile "misurazione del QI" il cui campo di valutazione mi sembra terribilmente limitato (altro che misurazione dell'intelligenza) e che richiedono logica e ragionamento, ma limitati alla risoluzione di un certo tipo di esercizi che non so quanto siano collegati con quello che si farà dopo. Anche se non tutti i test di logica sono così, in generale mi piacerebbe che (in qualche modo più serio) misurassero la capacità di applicare il ragionamento scientifico.
Sono favorevole alla valutazione della cultura generale scientifica e non scientifica, per misurare in qualche modo l'interesse verso un certo tipo di notizie storiche e di attualità, la voglia di informarsi (quindi, come giustamente dicevi tu, niente domande da "chi vuol essere miliardario").
Mi sembra però giusto che la cultura generale non debba avere più peso di biologia o di chimica.
Per quanto riguarda le domande di biologia a me sembravano abbastanza normali e fattibili, se non ricordo male riguardano più che altro la biologia della cellula, qualche cavolata di anatomia, qualche concetto elementare di genetica e cose del genere.