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Originariamente inviato da Skeja
Scusa, ma le questioni "importanti e non di facciata" per te sarebbero che:
- abbiamo politici comuni
- abbiamo giornali comuni
- tv comuni
- una lingua ufficiale comune.
Giusto?
Tutti questi punti sono presenti in TUTTI i territori occupati: (irlanda del nord, paesi baschi, palestina, cecenia...solo per fare esempi chiari a tutti).
).
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Condivido la tua tesi, ma i politici, giornali, tv e lingua nazionali sono necessari (poiché appunto c'è un'altra "cultura invadente") ma non necessariamente condivisi e accettati dai popoli locali.
In Irlanda del Nord (così come l'Irlanda, ex territorio occupato) pochi adulti conoscono la lingua madre (l'irlandese) ma ora nelle scuole la insegnano e i bambini la ricominciano a usare, spesso mischiata con l'inglese.
Si sta discutendo la stessa cosa qui in Friuli, se introdurre l'insegnamento del friulano nelle scuole.
In effetti la cultura tradizionale qua è stata soppiantata, dopo le grandi emigrazioni, dalla televisione e dal suo italiano da 40 anni a questa parte; e vi posso assicurare che quello friulano era un popolo a sé, nonostante i tentativi di italianizzazione del risorgimento e del fascismo.