Bell'articolo su Le Scienze.
È possibile il dialogo tra scienza e religione? Due illustri paladini del pensiero scientifico, discutono su come e se gli scienziati dovrebbero rivolgersi ai credenti. Sono scienziati, ma non per questo i due interlocutori di questo dibattito concordano sul modo migliore per rispondere alle minacce alla ricerca scientifica o all'istruzione che si basano sulle convinzioni religiose.
Krauss, fisico di prestigio, si è più volte espresso pubblicamente perché la teoria dell'evoluzione continui a essere insegnata nelle scuole e ne siano invece escluse le varianti pseudoscientifiche del creazionismo. Nel 2005, una sua lettera aperta a Benedetto XVI, in cui esortava il Pontefice a non alzare nuovi muri tra scienza e fede, ha spinto il Vaticano a riaffermare che la Chiesa cattolica accetta la selezione naturale come teoria scientifica valida.
Anche Dawkins, biologo evoluzionista e autore e conferenziere prolifico, è un critico eloquente di ogni tentativo di minare il ragionamento scientifico, ma si è generalmente mostrato meno interessato di Krauss a una coesistenza pacifica tra la scienza e la fede. Forse il titolo del suo ultimo libro, The God Delusion (L'illusione di Dio, sarà pubblicato in settembre da Mondadori) sintetizza nel modo migliore meglio la sua opinione delle convinzioni religiose.
L'anno scorso, i due si sono confrontati durante una conferenza al Salk Institute for Biological Studies di San Diego dedicata proprio allo scontro tra scienza e religione. Nel dialogo qui ricreato, Krauss e Dawkins illustrano le loro rispettive strategie per affrontare il nemico, discutendo alcuni degli interrogativi con cui devono confrontarsi gli scienziati quando decidono se e come parlare di scienza ai credenti: l'obiettivo è insegnare la scienza, o screditare la religione? Queste due concezioni del mondo potranno mai arricchirsi a vicenda? La fede religiosa è intrinsecamente negativa?
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«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
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