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Old 06-08-2007, 18:24   #15
Siddhartha
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Città: Cesena
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Originariamente inviato da Gyxx Guarda i messaggi
Arrivato sul suo bersaglio, infatti, il neurotrasmettitore innesca un'altra polarizzazione nella membrana bersaglio, polarizzazione che si propaga come un onda sulla cellula nervosa, e che è SEMPRE seguita dalla onda di depolarizzazione ..

...infatti le informazioni nel nostro sistema nervoso viaggiano non come stati di voltaggio o intensità in corrente continua, ma MODULATI IN FREQUENZA. Il complesso bottone-spazio fra le celule-membrana bersaglio si chiama SINAPSI ed è essenzialmente il punto attraverso cui fluisce IN MANIERA UNIDIREZIONALE il flusso dei dati, come abbiamo detto poc'anzi modulato in frequenza ....
scusa se mi permetto, ma secondo me in alcuni punti, nonostante il tuo disclaimer hai semplificato un po' troppo!!!
non capisco perchè tu dica che il NT inneschi sempre la depolarizzazione: affinchè si abbia l'onda di depol, è necessario che lo spike superi una certa soglia (che nelle cellule nervose è di circa -50 -40 mV, essendo la situazione di riposo intorno a -70 -65mV); lo stimolo (ma a questo punto, meglio chiamarlo "quanto" di NT ) potrebbe anche non essere sufficiente o essere sottoliminare e non essere quindi seguito dalla depolarizz;

non sono d'accordo neanche sul fatto che il segnale sia sempre e solo unidirezionale (almeno nel senso stretto del termine! ho capito cosa intendi, ma un approfondimento andrebbe fatto ), in quanto gli autorecettori presenti sul neurone presinaptico agiscono come feedback essenziale nel modulare il firing!
in ultimo, il segnale può essere anche modulato in ampiezza: un esempio che mi viene in mente è la capacità dei barbiturici di modulare in ampiezza il segnale GABA-mediato agendo sul tempo di apertura del canale e non sulla frequenza (azione che invece svolgono le benzodiazepine)!

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Originariamente inviato da Gyxx Guarda i messaggi
se te dai un INIBITORE del rilascio o della captazione dei neurotrasmettitori (di solito sono specifici x il signolo neurotx), pur agendo a monte o a valle della sinapsi, ottieni di fatto L'INTERRUZZIONE dell' impulso nervoso, nulla + ! Anzi , a lungo andare, ottieni la MORTE del neurone a valle, a causa di un meccanismo x cui solo el terminazioni funzionati vengono mantenute ......
su questo non sono d'accordo o forse ho interpretato male il tuo pensiero: mi vengono in mente i neurolettici maggiori utilizzati nel trattamento delle schizofrenie che agiscono bloccando il recettore D2 e hanno azione dopammino antagonista (addirittura i farmaci di nuova generazione, o atipici, agiscono bloccando anche i 5HT2)! è anche vero che il singolo neurone presenta numerose tipologie di recettori e che il blocco selettivo di un solo tipo (in questo caso D2 e 5HT2) non può condurre a morte la cellula, ma credo che sia importante direin questa dissertazione, che comunque in clinica questo tipo di farmaci vengono utilizzati!

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Originariamente inviato da Gyxx Guarda i messaggi
...se invece dai un INIBITORE DELLA RICAPTAZIONE del neutrotx moduli in frequenza il segnale nervoso : è essenzialmente quello che fanno alcuni antidepressivi ......

[...]

...questo compito lo hanno i RICAPTATORI dei neurotx : sono sostanze o già presenti enllo spazio sinaptico o rilasciate al momento dell' inzio dell' impulso presinaptico (contemporaneamente al rilascio del neurotx) e che, a seconda del recettore e del nerotx, intervengono a levare o il messaggero in viaggio o il messaggero che ha già agito, ovvero riconoscono e "levano" giusto il neurotx che ha già agito .....

..anche questi sono regolati da inbitori, in un gioco di una complessità e finezza tale da lasciare esterrefatti , comuque ti basta dire che dando un inibitore della ricaptazione te abbassi la frequenza di propagazione dell' impulso nervoso. modulando "in viaggio" un impulso ....è come se tu facessi una regolazione del bianco in una digitale, sposti TUTTO il segnale in transito verso una elel tue estremità ....

qui secondo me, andrebbe fatto un distinguo importante circa l'utilizzo in acuto o cronico del farmaco, in quanto l'"abbassamento della frequenza" si ha soltanto dopo circa 2 - 3 settimane dall'inizio dell'assunzione in seguito alla downregulation e al rimodellamento recettoriale che intervengono! il miglioramento dei toni dell'umore è infatti parallelo alla downregulation e alla subsensibilizzazione recettoriale e anzi, nei primi giorni del trattamento hai addirittura un aumento della trasmissione!
in ogni caso, anche per quanto riguarda l'utilizzo cronico vi sono le eccezioni che confermano le regole: basti pensare ai farmaci che agiscono sulla trasmissione GABA mediata utilizzati nel trattamento degli stati comiziali; inibitori del reuptake, analoghi GABA-like (gabapentin), inibitori della gaba transaminasi (vigabatrin) agiscono aumentando l'attività GABA e, nonostante l'utilizzo cronico, la soppressione del firing alla base del fenomeno epilettico è costante nel tempo a testimonianza che i recettori GABAergici che modulano l'attività del neurone postsinaptico non vanno in downregulation o almeno che diversi fattori agiscono in concomitanza;
per quanto riguarda l'effetto in acuto, cito la cocaina (anche tu hai parlato di droghe) che agisce inibendo il reuptake della dopammina per blocco del trasportatore DAT: in seguito ad una singola assunzione si ha aumento dell'attività dopamminergica con conseguente senso di euforia, eccitazione e senso di onnopotenza! continuando sulla somministrazione in acuto, a dimostrazione che non si ha sempre abbassamento della frequenza, il discorso può essere esteso anche agli inibitori degli enzimi metabolizzanti (inibitori Ach esterasi, per esempio): in acuto si ha tetania e paralisi muscolare (mi vengono in mente i gas nervini tipo sarin) per azione sui recettori nicotinici (senza tirare in ballo i muscarinici) e per tale motivo, vengono utilizzati in clinica come antagonisti dei curarici che hanno azione miorilassante!!! un caso limite è infine l'enhancement della trasmissione colinergica nel trattamento dell'alzehimer mediante utilizzo cronico di AchEstI (galantamina, tacrina, donepezil etc), ma questo è un caso limite che si ha in una condizione patologica particolare!!!


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detTo questo si capisce ababstanza bene come molti ansiolitici non siano altro che inibitori della ricaptazione della serotonina, un neurotx che governa molto profondamente lo stato di ansia/ottimismo di una persona, e vengano ampliamente usati dove c'è "problema circuitale" che vizi ogni segnale di unA frequenza troppo alta, producendo tutte le reazioni che una persona depressa può avere .... ansiolitici che agiscono analogamente ad alcune droghe leggere .... e chi ne ha provate forse ora capisce il perchè ha avuto certe senzazioni (chissà se FINI ci legge ....)
attento! gli SSRI (selective serotonin reuptake inhibitors) sono antidepressivi e non ansiolitici o sedativi!!! ad un paziente ansioso (nel senso comune di ansia) somministro una benzodiazepina, non di certo la paroxetina...a meno che non ci sia una condizione ben più grave con attacchi di panico frequenti e tendenza alla depressione!!!

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Le poche cellule differenziate che si deprogramamno spontaneamente ,fanno x i cavoli loro e sdanno dal porgramma previsto non sempre riusciamo a fermarle e controllarle manco in vitro , le chiamiamo CANCRO e quelle di origine nervosa sono le + temibili

non sono mica d'accordo!!!! non so cosa intendi per più temibili: se intendi per fincidenza e frequenza, un microcitoma polmonare o un carcinoma della mammella sono sicuramente più temibili di una qualsiasi neoplasia nervosa; se intendi per prognosi, un carcinoma del pancreas o un osteosarcoma o un carcinoma dell'esofago uccidono molto più velocemente e con sofferenze molto maggiori di una qualsiasi neoplasia cerebrale!!!

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Detto tutto questo, probabilmente hai già capito da solo, senza che nessuno te lo ponga come verità inviolabile, CHE I NEUROTRASMETTITORI NON UCCIDONO LE CELLULE NERVOSE, a meno che ti dicano di battere una CAPOCCIATA IN UN MURO ! Al limite inibendoli puoi fare dei danni .....

scusa se mi sono intromesso e permesso di intervenire!!! non è mia intenzione scatenare un flame in quanto sicuramente a livello molecolare ne sai più di me che sono un clinico!!!


edit: avevo notato degli errori di battitura!!!
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...si va dritti a casa senza più pensare che la guerra è bella anche se fa male e torneremo ancora a cantare e a farci fare l'amore...l'Amore...dalle infermiere!!!

Ultima modifica di Siddhartha : 07-08-2007 alle 01:28.
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