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Ragionare prendendo a modello i giovani e le inquietudini correlate all'età rischia di essere moolto fuorviante, in questo tipo di discorsi.
Provate piuttosto a pensare alla classica tavolata domenicale, età media 50/60, ne avrete viste no?
E avete mai visto qualcuno degli avventori alzarsi dal tavolo sobrio? Io no.
Secondo voi si tratta di fuga dalla realtà, conformismo, disagio mentale o molto più semplicemente di quell'uso conviviale della droga alcool che è parte delle nostre tradizioni da millenni (altrimenti le bevande alcooliche neppure esisterebbero)?
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960).
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