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Old 03-07-2007, 17:08   #7
T3d
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3 luglio 2007
A giugno fabbisogno più basso di 7,2 miliardi
di Luigi Lazzi Gazzini


Le entrate tributarie sostengono anche a giugno i conti di cassa. Che risultano i migliori da quattro anni a questa parte. Giugno, insieme a dicembre e, per cifre inferiori, luglio, è tra i pochi mesi a mettere a segno un avanzo dei conti di cassa grazie ai versamenti fiscali. Quest'anno l'attivo è risultato, stando alle cifre diffuse dal Tesoro, di 18,5 miliardi, superiore di oltre 4 miliardi all'attivo di giugno 2006.
Ulteriore conferma del felice momento dei conti dello Stato, il saldo del primo semestre, ancorché passivo, è risultato negativo per 26,2 miliardi, circa 7,2 miliardi in meno dello stesso periodo dell'anno precedente, quando il deficit era stato di 33,4 miliardi.
Il commento diffuso dal Tesoro mette in luce, lo si è accennato, la positiva evoluzione del gettito fiscale. Poi, «dal lato delle spese, mentre si registra un andamento contenuto dei prelievi da parte degli enti decentrati e delle altre amministrazioni, si evidenzia lo slittamento, nel mese di luglio, di pagamento con scadenza 30 giugno per un importo di circa 1,7 miliardi». In altri termini, senza il rinvio dei pagamenti, l'avanzo di giugno sarebbe calato a 16,8 miliardi, mentre il passivo del semestre sarebbe salito a 27,9.
Anche così, però, la situazione che emerge dal conto di cassa del settore statale è la migliore da almeno un quadriennio. Per ora, pur con ogni cautela, appare in linea con le previsioni che il Dpef formula sull'andamento del fabbisogno di cassa programmatico del settore statale per l'intero 2007. Il passivo indicato dal Documento 2008-2011 è pari, per l'anno in corso, a circa 29 miliardi, l'1,9% del Pil, che salgono a 40 miliardi (il 2,6% del Pil) se si passa al fabbisogno del settore pubblico, aggregato più ampio.
In che misura le entrate abbiano determinato il risultato del mese di giugno è difficile dire: i dati dell'autotassazione stanno giungendo agli uffici in queste ore, ancora in una versione rozza e approssimativa. Il rinvio al 9 luglio della scadenza per i contribuenti tenuti agli studi di settore aggiunge incertezza. C'è però da ricordare che il gioco delle detrazioni e delle deduzioni legato alla questione dei rimborsi Iva sulle auto aziendali ha creato un extragettito che dovrà essere restituito ai contribuenti. Si tratta di un paio di miliardi di cui modalità e tempi di rimborso sono ancora da chiarire ma che, quando pagati, peggioreranno il saldo.
Fabbisogno tendenziale e programmatico 2007, nel Dpef, coincidono a quota 1,9% del Pil. Sarebbero stati dell'1,5% del prodotto senza i sei miliardi di aggravio dei conti di cassa derivati dal decreto legge con cui il Governo ha disposto l'impiego di parte dell'extragettito. Identica coincidenza esiste per il fabbisogno del settore pubblico, che è previsto invece - lo si è detto - al 2,6% del Pil, 40 miliardi. Questo saldo si avvicina alla terza versione del disavanzo di cassa, quella riferita all'ancor più esteso aggregato delle amministrazioni pubbliche che concorre a formare il relativo debito. Di qui l'attenzione con cui il suo andamento viene seguito.
Stando al Dpef, il debito pubblico sarà quest'anno di 1.620 miliardi circa, il 105,1% del Pil. La previsione di fabbisogno del settore pubblico conforta quella stima, che risulta anche in questo caso in linea con quanto solitamente accade a fine anno. Lo stesso dovrebbe succedere nel 2008, stando ancora alle cifre del Dpef appena consegnato alle Camere. Non sempre, in passato, previsioni sul debito e stime sull'andamento dei conti di cassa sono stati compatibili fra loro.


altro che deficit al 6,1%... quello è solo nel primo trimestre. a giugno, dopo sei mesi viaggiamo sul 1,9%

bravo donald
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