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Secondo me per prima cosa ad essere in crisi è il pubblico italiano.
Non c'è cultura cinematografica, gli unici film da incasso sono i generi già citati ed i film stranieri, americani per lo più. La conseguenza l'avete già detta: niente soldi per gli autori, ergo niente cinema.
A Parigi in metro ti trovi le locandine dei film d'autore accanto a quelle dei film d'azione, il pubblico c'è, magari di nicchia ma almeno c'è.
Quindi una crisi del cinema d'autore, più che di cinema.
Una crisi di pubblico, che si riflette (e appare) come una crisi creativa.
La riprova è proprio "La ricerca della felicità", buon film (non eccezionale) che se la gioca tranquillamente con le produzioni americane di un certo livello e che viene da un regista forse troppo acclamato (di sicuro con tempistiche sbagliate), ma non privo di talento (anche se nemmeno lui ne è del tutto consapevole...).
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The horror! The horror!
AVATAR: "Prof. Napoli" ritratto da Slave
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