[onesky]

Svolta nel delitto dell'anziana
Fermata una donna romena
Delia Croitoru, 37 anni, abita in un appartamento della famiglia
a poche centinaia di metri dalla casa dove è avvenuto l'omicidio


La romena accusata dell'omicidio di Ada Tentori tra due agenti della squadra mobile veneziana
VENEZIA - Potrebbe essere ad una svolta l'inchiesta sull'omicidio di Ada Tentori, la donna di 67 anni uccisa a coltellate martedì scorso a Sant'Angelo di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia. E' in stato di fermo per l'ipotesi di omicidio volontario Delia Croitoru, 37 anni, ex compagna di uno dei cinque figli della vittima. Lo ha riferito il procuratore della repubblica di Venezia, Vittorio Borraccetti, precisando che il fermo del Pm è stato deciso per i gravi indizi di colpevolezza che pesano su di lei.

La donna abita in un appartamento di proprietà della famiglia, a poche centinaia di metri dalla casa dove è avvenuto il delitto. L'abitazione è stata posta sotto sequestro e perquisita da cima a fondo dalle forze dell'ordine. Gli agenti hanno portato via alcuni oggetti: tra questi, la bicicletta con cui la donna era stata vista girare in paese dopo il delitto di Ada Tentori, alcuni abiti e un paio di scarpe da tennis.

I magistrati sarebbe convinti che la donna abbia agito da sola. Non vi sono infatti al momento altre persone indagate per il delitto. La svolta nell'inchiesta, ha spiegato Borraccetti, è il risultato degli elementi raccolti con l'attività investigativa dalla squadra mobile di Venezia e degli accertamenti di polizia scientifica.

Alcuni vicini di casa hanno inveito contro la donna, altri si sono detti increduli per questa svolta. L'ex compagna di Massimo Rettore, uno dei cinque figli della vittima, viene descritta come una bella donna dai capelli biondi, dai modi gentili. Abitava nella casa da poco più di un anno.

Secondo il parroco, Lino Bertin, il movente , potrebbe essere "l'odio" che la straniera avrebbe maturato nei confronti della famiglia della donna, dopo la separazione da Massimo. L'anziana, ha ricordato il sacerdote, era il fulcro della famiglia, "una certezza per i figli, un punto di riferimento che alla fine del rapporto con Massimo è diventato, per la romena, un bersaglio contro cui scagliarsi".

La donna, secondo alcune testimonianze, girava per il paese da una ventina di giorni senza soldi, facendo acquisti e consumando nei locali a credito, affermando che poi sarebbe passato il compagno a saldare il conto. In realtà in paese era noto che non era più legata a Massimo Rettore. La romena viene descritta comunque come persona irreprensibile, corretta, e che nel periodo in cui è stata insieme con Rettore aveva dimostrato di legare con il figlioletto che l'uomo aveva avuto dal primo ed unico matrimonio.

http://www.repubblica.it/2007/06/sez...na-uccisa.html