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secondo me
e poi ho trovato controversa la posizione di monsignor Fisichella che da un lato riproponeva la risposta standard che la Chiesa offre davanti ad ogni problema, ovvero: "noi diciamo di fare così, se qualcuno si comporta diversamente non è affar nostro perchè va contro la nostra parola" e dall'altro si mostrava apertamente disponibile alle denunce delle persone, esortandoli ad agire come hanno sempre fatto, rivolgendosi a vescovi e superiori. Peccato che così facendo non hanno mai ottenuto risposta alcuna.
La situazione è sempre la solita ( e non è certo prerogativa della Chiesa questo comportamento, sebbene sia più grave quando vi è coinvolto un organo che si erge a faro della moralità ): si ignora il problema fino a quando è possibile, come quando prima si nega il contraddittorio ai giornalisti della BBc e poi ci si lamenta perchè non è stato offerto contraddittorio ( e si noti che Fisichella è stato zitto e ha lasciato cadere questa accusa da parte del giornalista inglese ), poi quando lo scandalo scoppia si trova qualche capro espiatorio e si continua come se niente fosse.
Sono d'accordo che l'agire deviato di diversi preti non debba gettare fango su tutto quanto di buono i preti nel mondo fanno quotidianamente, però va anche detto che non si può far finta di niente rispetto alle responsabilità oggettive che in questo ha la chiesa in quanto struttura. Se tutti i vescovi del mondo agivano nella medesima maniera, puntando a mescolare le carte ed insabbiare gli avvenimenti, mantenendo tutto strettamente all'interno della legislazione ecclesiastica, tagliando di fatto fuori la legge e i tribunali quelli veri, allora si potrà a ragion di logica sostenere che tutto ciò non avvenisse su base di singole iniziative ma bensì avvenisse per un motivo e che qualcuno, in alto, debba avere giocoforza delle responsabilità oggettive in questo?
Ultima modifica di momo-racing : 31-05-2007 alle 23:54.
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