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Originariamente inviato da Proteus
Mi spiace per l'accaduto ma mi spiace ancor di più perchè nessuno pare rendersi conto del caos che l'accampare diritti ad oltranza senza il sostegno dei doveri si va sollevando. Non occorre ancora molto tempo e poi capirete cosa provocherà questo stato di cose, in questo paese si tornerà all'uomo della provvidenza ed ad una riedizione del ventennio di cui molto si blatera e poco si conosce, inoltre quel poco lo si distorce per ragioni propagandistiche, riguardo al come e perchè si sia verificato e speriamo che il peggio sia questo perchè temo pure una riedizione di ben altri eventi a quel ventennio contemporanei.
La storia dovrebbe insegnare molte cose se esistesse ciò che viene definito memoria storica, purtroppo è solo un concetto teorico senza collegamenti con la realtà. Se a questo sommi che tale tipo di memoria non conviene ai re per diritto di consenso, sorti dalle ceneri di quelli per diritto divino in occasione dell'introduzione del voto a suffragio universale, la frittata è completa.
PS. Se non ci mettiamo "in riga" ed iniziamo ad accettare seriamente il fatto che qualsiasi diritto scaturisce dall'espletamento dei propri doveri le conseguenze saranno automatiche e non proprio piacevoli.
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Beh, ma anche le "ronde delle camicie verdi" non sono legali.
Non per questo si va a spaccare la faccia ad ogni Lumbard che gira di notte per monitorare il territorio.
Stessa cosa per le manifestazioni separatiste.
Il separatismo è anticostituzionale e bisognerebbe vietare tali manifestazioni.
Se a questo divieto i leghisti insistessero a manifestare ed un gruppo di cittadini privati si recasse da loro e riducesse le loro facce ad hamburgher Big Mac, si potrebbe liquidare la cosa con un " se fossero stati a casa loro non ssarebbe successo nulla".
Oppure:"Prima di reclamare il diritto di secessione, si pensi ai doveri".
Che è di un polulismo talmente esagerato che Juan Peron al confronto è grasso ke kola.
Qui occorre stabilire se si è contro la violenza a prescindere e quindi si viaggia in uno stato di diritto, oppure no.
Il pestaggio non è la giusta sottolineatura ad un diniego, come direbbe Storace, che gira dalle tue parti.
E non è nemmeno normale che la Polizia presente invece di intervenire a difesa degli aggrediti, abbia dato invece man forte.
Ci troviamo difronte ad uno stato in cui i diritti sono ancora lontani dallo standard del minimo sindacale.
Riguardo invece a coloro che notano "quanto bene Putin stia facendo alla Russia" vorerei ricordare quanto bene ha fatto finora in Cecenia.
Sempre che qualche decina di migliaia di morti interessi a qualcuno che sa tirare di conto con i rubli.
Terminerei con una lettera al Corriere di 20 anni fa.
Quando lo scrittore Asimov era nelle prigioni bolsceviche per essere dissidente del sistema sovietico, gli chiesero cosa pensasse degli omosessuali che in quei giorni ebbero il coraggo di reclamare diritti e furono arrestati e perseguitati.
Asimov fu lapidario.
"io non sono omosessuale e quindi la cosa non mi interessa."
Un lettotre del Corrirere commentò in un una lettera al direttore:
" Beh, visto che a lei non interessa la persecuzione degli omosessuali perchè lei non lo è, dirò che a me non essendo scrittore non frega una cippa lippa che lei stia a marcire nelle carceri. Cuntènt sciùr Asimov?"
Parlole testuali.
I Diritti sono dovuti.
E non vengono mai calcolati sulla scala dei doveri onorati.
Se così fosse in Italia sarebbe un abominio.
Lo stato di diritto o c'è o non c'è.
Il resto sono solo balle giustificazioniste.
fg