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Originariamente inviato da hmetal
DHCP
Il protocollo dhcp permette di assegnare dinamicamente agli hosts che sono configurati per farlo (di default se non avete toccato niente è cosi), indirizzi ip presi da uno scope dhcp (range ip).
Quando utilizzarlo?
Il dhcp è buona norma utilizzarlo quando NON ci sono regole di forwarding attive. Questo perche le regole di forwarding si basano su ip fissi. Se per caso quella mattina il dhcp si sveglia e decide di cambiare ip al vostro un pc in lan (perche in fondo il dhcp è bastardo!) e avete regole di portforwarding attive, ebbene quelle regole non varranno piu una cippa perche si riferiscono ad ip fissi e non tengono conto delle variazione del dhcp. Quindi se usate portforwarding usate ip fissi.
Sistemi ibridi
Qui il problema sta nel fatto che se io ho una rete in dhcp (tutta) e imposto alcuni client con ip fisso, il dhcp se ne sbatte e c'è la possibilità che vada ad assegnare ad un altro client in dhcp lo stesso indirizzo, con conseguente conflitto.
Il buon gionnico mi segnala che esiste su alcuni Netgear la possibilità di implementare sistemi leggermente diversi da quelli standard. Non era mia intenzione parlarne (sincermante quello che ha segnalato non lo conoscevo neanche io  ) ma visto che è saltato fuori, faccio una veloce carrellata di come creare, a seconda delle esigenze, un sistema dhcp ibrido.
Perchè crearlo? Perche ad esempio se volete che alcuni pc in rete abbiano ip fissi mentre altri ricevano gli indirizzi automaticamente. Questi tipi di strutture sono di solito usate nelle grandi lan dove a livello core layer (diciamo sala macchine, sala server...) di solito i server sono con ip fisso mentre tutto il resto della lan è in dhcp.
Ci sono 3 sistemi (2 quelli standard + 1 quello menzionato sopra che non consocevo):
- si imposta un range di indirizzi di assegnazione piu ristretto pur mantenendosi nella stessa subnet. Questo ti permette di sapere che certi indirizzi non verrano mai assegnati automaticamente. Questi indirizzi saranno i nostri ip fissi per i nostri server, o client che dir si voglia.
- oppure se i lavori sono stati fatti da  come spesso capita con i nostri super cazzuttissimi consulenti strafighi supercertificati che costano 1000eur/giorno, avremo spazi di indirizzamento già occupati e non contigui per cui non sara possibile impostare range di ip. In questo caso bisogna andare a manina e pescarsi ip liberi. Questi ip possono essere "esclusi" dall'autoassegnazione del dhcp, e quindi non verranno mai rilasciati.
- l'altro è diametralmente opposto (cioè il sistema che ha segnalato l'utente), ma di fatto ha lo stesso risultato. Vale a dire fa in modo che il dhcp leghi un ip in maniera fissa ad un MAC address, quindi ad una certa scheda di rete fornira sempre e solo lo stesso ip. Di per se il dhcp dovrebbe già farlo, ma nn sempre è cosi. E' un sistema che reputo interessante e molto adatto ad un utenza magari meno esperta. Qualcuno si è inventato questo sistema che viaggia parallelo al protocollo dhcp e ne influenzi le assegnazioni. Non tutti i router a quanto pare lo supportano
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Salve a tutti. Questo thread e' stato di grande aiuto per confermare la mia intenzione di comprare un router NetGear DG834GT.
Solo il discorso sul DHCP non mi e' molto chiaro. L'indirizzo ip dinamico e' l'ip al quale fanno riferimento i pacchetti ip esterni per poter dialogare con il mio pc, giusto? IL sistema ibrido semplicemente fa in modo che alcuni pc abbiano ip fisso e alcuni dinamici, e vieta a quelli con ip dinamico di avere l'ip identico ad uno che ha l'ip fisso. Quindi, a conti fatti, il DHCP e' completamente inutile all'utente "casalingo", in quanto ha solitamente un solo pc...
Per il discorso sulle tabelle di reindirizzamento e subnet, spero di aver capito bene e di non fare una figuraccia, ma volevo provare a spiegarlo in termini semplici come richiesto dalla guida.
E' come se io gestissi un negozio, Poldo, che ha 800 dipendenti. A mano a mano che divento sempre piu' grande, ho bisogno di specializzarmi e quindi di suddividere in aree di competenza il mio negozio. Quindi creo 8 aree che chiamo Poldo 1, Poldo 2 eccetera, ognuno con 100 dipendenti.
Per la subnet il discorso e' lo stesso. Mettiamo che il range di ip della mia rete vada da 207.170.32.0 a 207.170.32.255. Ho quindi a disposizione 256 ip. Mettiamo che io voglia dividere il range in 4 subnet.
Dunque le mie sottoreti o subnet avranno questi range di ip:
Codice:
207.170.32.0 - 207.170.32.63
207.170.32.64 - 207.170.32.127
207.170.32.128 - 207.170.32.191
207.170.32.192 - 207.170.32.255
Piu' avanti il discorso si fa piu' complicato e non e' poi cosi' interessante. Si puo' dire comunque che il router sa se una richiesta parte da un certa subnet, come se avesse a disposizione la tabellina sopra. In realta' un router non ha bisogno di alcuna tabellina, ma gli basta un numero (la cosidetta subnet mask) e un operatore (l'AND logico). E qui se qualcuno lo sa spiegare in modo semplice mi faccia un fischio... :-P