Export armamenti italiani, +61% nel 2006
Export di armi: il valore delle nuove transazioni autorizzate
La prima relazione sull'export italiano di armi del governo Prodi, più puntuale del passato ma ancora incompleta, presenta dati dirompenti, in quantità e qualità. Il valore complessivo delle autorizzazioni all'esportazione rilasciate nel 2006 sale infatti a ben 2,19 miliardi di euro, contro gli 1,36 miliardi del 2005. Si tratta dei volumi più alti degli ultimi 10 anni, che superano di poco il picco del 1999.
Scorporando i dati in fasce di importo si conferma la tendenza ad avere molti contratti di piccole dimensioni (ben il 96% è relativo a materiali di valori inferiori ai 10 milioni), mentre il peso maggiore in termini finanziari lo si ha con pochi contratti “formato maxi” (sono 12, il doppio dello scorso anno, corrispondenti all'1,4%). Queste autorizzazioni molto remunerative fanno la parte del leone nella torta degli introiti previsti, sfondando il muro del miliardo e cento milioni di euro e superando il 50% del totale (contro il 27% dello scorso anno). Anche per quanto riguarda le esportazioni definitive, conseguenti alle autorizzazioni degli scorsi anni, si è avuta una crescita del 12% con un importo complessivo di 937 milioni di euro.
Le aziende: chi sono i campioni dell'export
I principali campioni dell'export bellico italiano sono sempre gli stessi: Agusta, Alenia, Oto Melara, Avio, Selex... tutti in qualche modo gravitanti nella galassia Finmeccanica. In particolare, la palma del migliore esportatore va ad Agusta che, forte anche del contratto per gli elicotteri militari Usa, vola fino ad 810 milioni di euro di vendite (il 38% circa del totale italiano). Agusta si conferma come lo scorso anno in testa alla classifica, ma aumenta di ben 4 volte e mezzo il valore complessivo dei propri affari con l'estero. Le altre aziende, però, non possono certo lamentarsi: Alenia Aeronautica triplica il proprio export, mentre Oto Melara e Avio lo raddoppiano quasi.
Dove finiscono le armi
Per quanto riguarda i Paesi destinatari dei nostri prodotti bellici e militari, si confermano sostanzialmente le fette di mercato degli ultimi anni: il 63% verso i Paesi della Nato o dell'Ue, e il restante per i Paesi fuori Unione o fuori Alleanza. Tra i primi, ai vertici della classifica troviamo gli Stati Uniti d'America (sempre per l'affare degli elicotteri, per un totale di 350 milioni), seguiti da Polonia (227 milioni), Regno Unito (160 milioni) e Austria (152 milioni). Da soli i Paesi appartenenti alla Unione europea e alla Nato hanno messo insieme consegne di armi italiane superiori al totale complessivo esportato nel 2005 (1396 milioni contro 1360 milioni). Dati interessanti derivano invece dall'analisi delle esportazioni avvenute verso nazioni non Ue e non Nato. Al vertice troviamo gli Emirati Arabi Uniti (secondi anche nella speciale classifica delle operazioni di esportazione definitiva), che riceveranno ben 338 milioni di euro di armamenti made in Italy.
I ricchi petrolieri del deserto hanno ordinato in Italia armi o sistemi d'arma di calibro superiore ai 12,7 millimetri, bombe, siluri, razzi, missili (con relativi accessori), navi da guerra e aeromobili. Senza dimenticare apparecchiature elettroniche e di collaudo e munizioni varie. Un carrello della spesa bello pieno, solo di poco inferiore a quello Usa. Molto più distanti, tutti al di sotto degli 80 milioni di euro, gli altri Paesi di questo gruppo, per i quali le nostre aziende hanno ricevuto le prescritte autorizzazioni.
Nella lista ci sono nomi poco rassicuranti: l'Oman (78 milioni per una nazione così piccola?), la Nigeria (teatro recentemente di sequestri ai danni di tecnici italiani dell'Eni), la Corea del Sud incuneata in una delle aree più delicate del pianeta. In attesa di capire, con la pubblicazione delle tabelle integrali, quali tipi di arma siano finiti nelle varie destinazioni, è utile citare altri Paesi rilevanti per l'export in area non-Ue/non-Nato: India e Pakistan, con la solita suddivisione quasi ecumenica (27 milioni a 22), il Venezuela e poi Libia e Singapore.
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Ultima modifica di easyand : 18-05-2007 alle 01:03.
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