Apro questo discussione per parlare della nuova politica Nintendo che e' iniziata con il DS e che continua con il Wii.
E ripropongo come spunto d'inizo un intervento di Jon-Snow fatto in un altro thread.
Quote:
Originariamente inviato da Jon_Snow
Non avevo più intenzione di rispondere sul Wii ma faccio una piccola eccezione. Forse molti non hanno capito che questa next-gen ha avuto un boost tecnologico spaventoso, tanto che la definizione di console sta quasi stretta. Nintendo non ha tutti quei soldi per poter investire in una architettura estremamente all'avanguardia come un Cell o Xenos. E se li avesse avuti sarebbe stato un rischio notevole perché si sarebbe messa sullo stesso piano di colossi. La strada presa da Nintendo ha permesso di coprire una fascia di mercato lasciata vuota dalle rivali. Prima di tutto big N è una azienda e queste analisi di mercato le fa meglio di noi. Se ha fatto una scelta è perché l'ha ritenuta la migliore per i suoi profitti, la qualità dei giochi in analisi di mercato non c'entra proprio nulla, quelli sarebbero arrivati comunque.
La cosa è trapelata fra le righe di Gallarini che per altro ha toccato vari punti mi stupisco di come si parli solo del Wii.
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Io credo invece che alla Nintendo siano stati presi alla sprovvista.
E paradossale ma e' cosi'.
Il Wii doveva essere un esperimento cosi' come il DS doveva esserlo rispetto al Gameboy.
Sappiamo poi il successo che il DS ha riscosso, un successo tanto grande da fare quasi eclissare il marchio Gameboy.
Nelle console casalinghe e' capitato la stessa cosa, alla Nintendo hanno pensato di aprire nuovi mercati (quello femminile in particolare, videogiocatrici alle prime armi) ma non si aspettevano di certo un dominio cosi' forte in giappone, ne le grande vendite che stanno facendo nel resto del mondo.
E a questo punto un hardware ridicolo che poteva soddisfare appunto i non giocatori (e che secondo me era progettato esclusivamente in questo senso) adesso si ritrova ad essere la console next-gen a dominare il giappone.
Ed trovandosi volente o nolente per via delle vendite in competizione con il botolo e la ps 3, la magagne vengono tutte al pettine.
Hardware ridicolo che non riuscira' a sopravvire fino al 2010, giochi al 99% per un target di non giocatori, Miyamoto che dice che l'epoca dei giochi epici e' sulla via del tramonto in giappone.
Signori, stiamo assistendo in tempo reale ad un cambiamento di fondo della Nintendo, lo ribadisco la Nintendo del ventunesimo secolo e' la Sony degli anni 90.
Solo che dove la Sony aveva sdoganato il videogame nel mercato di massa (ma sempre dominato da ragazzi), la Nintendo ha sdoganato i mini games, i giochi di traning, i nintendogs insomma i non giochi ad un pubblico che prima non era neanche lontamente considerato (il pubblico femminile, gli adulti alla prime armi coi videogames).