Quote:
Originariamente inviato da blackshard
Con un dominio .bank sei sicuro che se accedi ad un sito che finisce per .bank è un sito sicuro. Questo è facile da recepire dall'utonto di internet, quindi l'utenza è sensibilizzata più facilmente.
Inoltre puoi unire il .bank al filtraggio del testo della mail, come lo effettua thunderbird per esempio. In questo modo se la mail ha dei link attivi verso siti non .bank è sicuramente phishing.
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Thunderbird riconosce già quasi perfettamente i tentativi di frode, senza andare a scomodare i *.bank.
L'utente che cade in queste cose non sta a guardare dove puntano i link, non coglie la differenza fra un .it, .dk o .bank
L'idea è una gran cagata, oltre al fatto che non risolve niente, che si basa su un principio idiota come quello del costo, non tiene conto nemmeno del fatto dei costi che richiede l'adeguamento di tutte le infrastrutture già presenti. E, tra le altre cose, usare un particolare dominio non è nemmeno obbligatorio, quindi non vige nemmeno la regola del "dentro tutti", quindi molti istituti di credito rimarranno cosi come stanno.