semplicemente "il film" di guerra per antonomasia. Bello dalla prima scena del taglio dei capelli, dove si introduce in maniera esplicità la spersonalizzazione dell'essere umano che lo porterà a diventare una macchina da guerra, spersonalizzazione che coinvolge l'intero primo tempo del film mirabilmente imperniato attorno alla figura del sergente istruttore hartman, ormai tramutatosi in icona, fino all'ultima scena dei soldati che cantano la sigla del micky mouse show, come in un tentativo di recuperare ciò che l'esercito e la guerra hanno sottratto loro, ovvero l'innocenza.
Bello l'uso che viene fatto dei personaggi, dalla geniale figura del sergente istruttore Hartman che incarna in se la spietatezza, la cinicità, l'ottusità e l'austerità della mentalità dei marines, in grado da un lato di calpestare ogni rimasuglio del rispetto della vita, propria e altrui, e dall'altro di pretendere rispetto e devozione per la Vergine Santissima, a Jocker che svolge il duplice ruolo di filo conduttore della vicenda e di incarnazione dell'occhio del regista che sapientemente porta in superficie le mille contraddizioni della guerra e del mondo militare, rimanendone spesso invischiato e vittima a sua volta, a personaggi apparentemente di secondopiano come Animal, che se ad un approccio superficiale sembra essere una macchietta alla rambo si rivela invece come l'unico in grado di capire la guerra per quello che è, l'unico in grado di affrontare e esaminare lucidamente e cinicamente gli eventi, come se solo la follia, quella di animal, fosse in grado di comprendere a fondo la follia, quella della guerra, comprensione alla quale nemmeno jocker riesce a giungere. Il tutto confezionato ad un tale livello di perfezione che il solo Kubrick era in grado di raggiungere.
A mio avviso il film di guerra per antonomasia, proprio perchè in grado di parlare contemporaneamente di tutte le guerre e della guerra nel suo aspetto più palese quanto profondo, ovvero quello della sua intrinseca follia.
Un pezzo di cinematografia al quale, nonostante al genere appartengano numerosi altri buoni prodotti come Apocalypse Now o Il Cacciatore, o altrettanti mediocri prodotti come We Were Soldiers o Black Hawk down, sono convinto che per profondità del messaggio e dell'introspezione psicologica forse solo un altro regista è stato in grado di avvicinarsi ad esso, e si tratta di Terrence Malick con "la sottile linea rossa".
Ultima modifica di momo-racing : 07-05-2007 alle 15:59.
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