Ds, Angius lascia la Quercia
"Caro Fassino non condivido nulla"
"Nessuna risposta su Pse e laicità, me ne vado"
<B>Ds, Angius lascia la Quercia<br>"Caro Fassino non condivido nulla"</B>
Gavino Angius
ROMA - Il primo ad annunciare l'addio era stato Fabio Mussi. Il leader del Correntone aveva scelto il palco del congresso diessino di Firenze per dire no al futuro Partito democratico e lasciare la Quercia in via di scioglimento. Gavino Angius, invece, non aveva portato lo strappo elle estreme conseguenze. Alle assise di Firenze Angius e i suoi non avevano votato il dispostivo finale che prevede l'inizio della fase costituente per la nascita del Partito democratico. Oggi, invece, il leader della terza mozione ha accelerato i tempi ed ha deciso lasciare i Ds. Lo ha fatto con una lettera a Piero Fassino e un'altra per i suoi compagni e compagne. Nella lettera Angius scrive di non condividere le caratteristiche e il profilo del nascente Partito Democratico e per questo annuncia la sua "non partecipazione". Per Angius il congresso non ha dato risposte "soddisfacenti" sul tema della laicità e sulla collocazione internazionale del Pd: "Restando il dissenso su punti essenziali della linea politica, non resta che lasciare il partito".
Con Angius se ne andrà anche il portavoce della terza mozione Alberto Nigra mentre parteciperanno alla fase costituente gli altri esponenti di spicco della corrente: Massimo Brutti, Mauro Zani e Sergio Gentili.
Nel frattempo in Senato si avvia a nascere il nuovo gruppo della sinistra Democratica per il Socialismo europeo. Un'iniziativa che vedrà la luce anche alla Camera, come ha annunciato Fabio Mussi. E così a palazzo Madama Cesare Salvi fa sapere che i dieci senatori per la costituzione del gruppo ci sono.
(24 aprile 2007)
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Azz