Dall'Unità
In marcia contro le esecuzioni. Silenzio da Benedetto XVI
Tre iracheni condannati a morte poco prima dell'esecuzione - foto AP - 220x168
Hanno risposto partecipando in alcune migliaia alla marcia di Pasqua per la moratoria Onu delle esecuzioni capitali, organizzata da "Nessuno tocchi Caino", Partito Radicale Nonviolento Transnazionale, Comunità di Sant'Egidio, Radicali Italiani, con il patrocinio della Regione Lazio, del Comune di Roma e dell' Anci, l'associazione dei comuni italiani.
La marcia, partita dalla piazza del Campidoglio, si è conclusa, dopo aver percorso le strade del centro storico di Roma, in piazza San Pietro nel momento in cui Papa Benedetto XVI, impartiva la benedizione Urbi et Orbi senza peraltro fare cenno al tema della moratoria, come invece aveva auspicato il ministro Emma Bonino, rappresentante del Governo insieme ai sottosegretari Paolo Cento e Bobo Craxi. Adesione e partecipazione per il sindaco di Roma Walter Veltroni. Il silenzio del Papa tedesco è stato particolarmente notato perché ben diversa era stata la reazione del suo predecessore, Giovanni Paolo II, ad una analoga manifestazione di alcuni anni fa.
La marcia, rallegrata da palloncini bianchi su cui era disegnata una colomba, molte bandiere di organizzazione dei radicali e di partiti come quello dell' Italia dei valori e di Rifondazione comunista, ha chiesto al Governo italiano di presentare una risoluzione all'Assemblea generale dell'Onu per chiedere la moratoria universale delle esecuzioni capitali. Fra i tanti cittadini che hanno marciato per portare al Papa la richiesta di usare la sua autorevolezza verso i potenti della terra per chiedere l'abolizione della pena di morte, anche molti politici ed esponenti delle istituzioni. Fra questi il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga («Sono contro la pena di morte per motivi religiosi»), il sindaco di Roma, Walter Veltroni («Rifiuto l'idea che uno Stato si vendichi e tolga la vita ai cittadini che amministra»), e, tra i promotori della marcia, il leader radicale Marco Pannella («Il Governo sia all'altezza degli impegni e delle attese»), il sottosegretario Paolo Cento dei Verdi. . Insieme a lui, il ministro Emma Bonino, che ha chiesto al Papa di «usare la sua influenza per salvare migliaia di vite vittime di omicidi di Stato». Alla marcia della Pasqua, che ha fatto registrare l'adesione del Governo, a partire dal premier Romano Prodi, hanno partecipato, tra gli altri, anche il governatore della Puglia, Niki Vendola, esponenti della politica come il capogruppo del Prc al Senato, Giovanni Russo Spena e Daniele Capezzone, ma anche Adriano Sofri, che si è trattenuto alcuni minuti con Cossiga, al quale ha chiesto un incontro.
Pubblicato il: 08.04.07
Modificato il: 10.04.07 alle ore 12.57
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=64991
Bhe! Non erano per la difesa della vita a ogni costo???