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due si stavano recando al lavoro a bordo di un'utilitaria. Centrati in pieno da una vettura che ha invaso la loro corsia
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BRESCIA - Sono morti mentre si recavano al lavoro, dopo uno schianto contro un'auto che improvvisamente ha invaso la loro corsia: hanno perso la vita così, sabato mattina, due fratelli bresciani, investiti da una vettura guidata da un uomo che risulterà poi avere nel sangue alcol in quantità quattro volte superiore a quella prevista dalla legge.
Giacomo e Luigi Boldini, rispettivamente di 33 e 30 anni, vivevano a Cerveno (Brescia). Giacomo, padre di una bimba di tre anni, abitava nel comune della Valcamonica da alcuni anni. Nei mesi scorsi l'aveva raggiunto il fratello Luigi. Entrambi originari di Saviore dell'Adamello, lavoravano come autotrasportatori.
Anche sabato, a bordo di un Y10, erano partiti all'alba per raggiungere i colleghi. Ma il loro destino si è incrociato con quello di un 31enne di Gianico (Brescia), che viaggiava su un'Alfa 156. Lungo la Statale 42, quella che attraversa la Valcamonica, all'altezza di Darfo Boario Terme (Brescia), è avvenuto lo schianto. La 156 ha sbandato ed è finita addosso all'utilitaria. Per l'auto su cui viaggiavano i due fratelli l'urto è stato devastante. L'intera parte anteriore è stata spinta all'interno della vettura. Giacomo e Luigi Boldini sono morti sul colpo.
Una notizia che ha colpito l'intera Valle Camonica, dove il pendolarismo è un fenomeno molto diffuso. Gli esami medici del conducente della 156, ricoverato in gravi condizioni all'ospedale, hanno poi fatto emergere l'amara verità ovvero che l'uomo era al volante ubriaco. Sarà ora la Polizia stradale del distaccamento di Darfo boario terme a ricostruire esattamente la dinamica dell'incidente.
07 aprile 2007