succede che mi è capitato sotto mano il business plan di un progetto ormai avviato e da cui, ovviamente, non si torna più indietro
trattasi di una valutazione strategica circa il "fare in casa" vs. acquistare un componente piuttosto costoso
l'analisi è stata fatta senza attualizzazione, e vabbè, ci può stare
quel che secondo me non ci sta è il come è stata fatta. in pratica è stato preso il prezzo della concorrenza ed è stato comparato alla somma dei soli costi diretti aziendali (materiali + mdo) SENZA inserire il piano ammortamenti degli investimenti, considerando la differenza tra i due come "risparmio"
l'unico caso in cui entrano in ballo i costi indiretti è nell'analisi di break-even da cui però ovviamente emerge solo la quantità critica di unità da realizzare per parificare i costi fissi in base al prezzo fissato
ma è corretto tutto ciò?
io avrei messo dentro nel costo del prodotto interno pure i costi indiretti arrivando al costo pieno industriale, e da lì poi calcolato il differenziale che rimarrebbe a vantaggio dell'azienda
va bene che una volta realizzata la quantità bep gli investimenti sono ripagati, ma fino prova contraria la contabilità interna richiede che i costi degli investimenti siano attribuiti ai prodotti e facendo come sopra si andrebbe, di fatto, a vendere sottocosto
ora non so se sono io che mi perdo in qualche banalità o se c'è stato un errore così grossolano che pare pure brutto pensarlo. mi sto convincendo di perdere da qualche parte il filo del discorso ma non vengo a capo del dove.
suggerimenti? son due giorni che rimugino